Puntare sul rilancio del territorio attraverso i giovani e la riqualificazione degli spazi pubblici ora abbandonati. Si concentra su questo, ma non solo, la proposta politica di Giuseppe Italia, candidato sindaco per le liste Dema e Agorà. Ieri pomeriggio, in piazza della Repubblica, l’apertura ufficiale della campagna elettorale del consigliere d’opposizione uscente in presenza del sindaco di Napoli e leader di Dema Luigi de Magistris, accompagnato dal fratello Claudio, con tanto di inaugurazione del comitato elettorale proprio in piazza della Repubblica, dove già si trova la sede dell’associazione Agorà, sorta nel 2012.
«A Sant’Antimo – le parole di Giuseppe Italia rivolte alla platea giunta in piazza della Repubblica – bisogna dare spazio alle qualità del territorio. La città non viene vissuta perché ci sono pochi spazi di aggregazione, soprattutto per i giovani che invece sono la vera risorsa della nostra comunità. Creando nuove opportunità lavorative e di sviluppo, ci potrà essere la rinascita anche del tessuto commerciale ed economico. Ricordiamoci che la nostra città si trova a metà tra Aversa e la città metropolitana di Napoli e può essere un territorio attrattivo. Ma per far questo va necessariamente potenziato il trasporto pubblico locale, ora carente. Non dimentichiamo che qui c’è anche una stazione ferroviaria». Cenno, poi, alla riqualificazione delle zone abbandonate. «Penso al bosco di Capezza, il polmone verde della città che non può rimanere chiuso o inutilizzato, ma anche ad altre strutture in una città che ha dato i natali a Nicola Romeo, il fondatore dell’Alfa Romeo che qui non è ricordato a sufficienza».
Nel mirino del sindaco di Napoli Luigi de Magistris finisce la famiglia Cesaro, ispiratori politici locali di Forza Italia ed ora a sostegno del candidato di centrodestra Corrado Chiariello. «Sant’Antimo non è dei Cesaro né di poche famiglie, ma è del popolo dell’intera comunità locale. Sono convinto che Giuseppe Italia possa governare e cambiare il volto di questa città. Proprio come stiamo facendo noi con Napoli grazie ad una politica orizzontale anche del nostro movimento Dema».