Trentacinque secondi di terrore. Di pieno pomeriggio, alle 16,36 giovedì 25 maggio. Questo il lasso di tempo servito ai killer per uccidere Vincenzo ed Emanuele Staterini, padre e figlio, all’interno della tabaccheria Di Marino nel centro di Giugliano. Immagini forti da cui è chiaro il modus operandi dei killer, sicari professionisti che non si sono fatti scrupoli ad aprire il fuoco tra la gente. Dai frame è possibile vedere i due ‘messaggeri di morte’ in sella al loro Kymco che arrivano all’esterno del locale di Corso Campano: hanno il volto coperto da casco integrale, giubbotti da motociclisti e soprattutto guanti. A morire per primo è Vincenzo Staterini in quel momento all’esterno della tabaccheria. Gli spari creano panico e un fuggi fuggi generale. Subito dopo i killer entrano all’interno e freddano Emanuele Staterini che stava giocando ai videopoker all’interno della tabaccheria. Inutile il tentativo del giovane di scappare o di tentare la difesa del padre rimasto all’esterno: i sicari non gli lasciano scampo e in breve tempo freddano anche lui. Un lavoro preciso, fatto con freddezza e mostruosità: killer professionisti che sapevano dove e quando colpire. L’ennesima conferma che chi ha agito giovedì scorso aveva un unico obiettivo: quello di uccidere i due obiettivi.
Omicidio in diretta a Giugliano, guarda come i killer hanno ammazzato padre e figlio in tabaccheria. VIDEO
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