«Sacc arò stai e cas, vengo a uccidere a te e ai tuoi fratelli». Le minacce di Giovanni ‘o cavallar a un debitore

Spietato. Abile. E soprattutto una delle personalità più in vista del clan. E’ questo il profilo di Giovanni Cortese ‘o cavallar che emerge dalle pagine dell’ordinanza che ha svelato il patto esistente tra i Di Lauro (di cui Cortese fa parte) e la Vanella Grassi. Un episodio è quello più significativo: fa riferimento alle minacce ricevute dal pusher Antonio Mollo proprio da Cortese: «Io ti avviso, so dove stanno i tuoi fratelli e anche tuo cognato. Non farmi fare cose che non voglio fare». Il tutti per un debito di duecentomila euro e uno di 1800 euro con il fratello Ciro, all’epoca esponente di spicco della Vanella-Grassi (poi ucciso in un agguato nel 2015 dopo essere transitato con gli Amato-Pagano) era stato minacciato di morte e con lui anche tutti i suoi familiari. E per questo che decise di “pentirsi” presentandosi il 30 gennaio del 2015 presso la squadra mobile di Napoli e raccontare tutto.