“Guard che tatuagg m’agg fatt. Aggia festeggià ‘o primm omicidio”. Raffaele Amato jr, detto capaianca, se l’è fatto marchiare sulla pelle il giorno del primo omicidio. Era il 17 giugno del 2007 – esattamente dieci anni fa – quando con Oreste Sparano entrò in azione nelle strade periferiche di Melito e pose fine alla vita di Marco Maisto e Giovanni Irollo. Oltre 40 colpi sparati contro i due bersagli tra le tre e le quattro del mattino. Il battesimo di fuoco Raffaele Jr se lo fece tatuare sul fianco: il numero 17 per ricordare il giorno in cui aveva sparato per la prima volta contro quelli che riteneva essere dei rivali. A raccontare questi particolari è stato Biagio Esposito nel corso delle sue innumerevoli deposizioni in cui ha svelato oltre 50 omicidi avvenuti a Napoli e provincia nel corso della sanguinosa guerra che ha visto contrapposti i Di Lauro e gli Scissionisti.
“Il giorno dopo – racconta Esposito – capaianca mi mostro’ il tatuaggio fiero del suo battesimo di fuoco,mi racconto’ tutto nei minimi particolari,poi dopo circa un ora ci raggiunse anche lo zio Raffaele Amato detto a vicchiarella, capo degli scissionisti, e rimprovero’il nipote del fatto che avesse sparato oltre quaranta botte di pistola e quindi che aveva fatto un macello. Gli diede consigli su come uccidere senza fare troppo baccano”.