Sale la tensione per la mancanza d’acqua. Proteste a Lago Patria
GIUGLIANO– Acqua, è di nuovo emergenza nel Giuglianese. La crisi idrica torna ad opprimere i comuni del comprensorio. Acqua a gocce, a filo, oppure rubinetti completamente asciutti. A Giugliano come a Villaricca, a Lago Patria come a Qualiano. Quello che sembrava un fenomeno estivo, pare avrà vita assai più lunga e le polemiche — che ormai vanno avanti da anni — difficilmente potranno placarsi. E intanto sale la tensione. Lago Patria è il teatro dell’ultima protesta. Cassonetti in strada per sollecitare interventi urgenti. “La mattina i rubinetti rumoreggiano praticamente a vuoto, la notte scende un sottile filo d’acqua che riesce a malapena a riempire il serbatoio di casa” dicono in via S. Nullo. La pressione dell’acqua è praticamente a zero man mano che dalla città ci si avvicina al litorale . “Così non si può vivere – denunciano in una traversa di via Ripuaria- l’acqua non arriva più nemmeno di notte. Se vogliamo bere, cucinare o lavarci, siamo costretti a comprarla e farcela portare con le autobotti”. La tensione è salita alle stelle l’altro giorno anche in centro città. Tra via Palumbo e corso Campano un gruppo di casalinghe esasperate per la cronica mancanza d’acqua ha manifestato davanti al Municipio. Hanno poi bloccato l’incrocio di San Rocco fino a quando non hanno strappato una promessa ai tecnici comunali: erogazione assicurata attraverso un “by-pass” tra le tubazioni provenienti dall’acquedotto di Mugnano a quelle della zona di Santa Maria delle Grazie. I disagi continuano anche tra via Cacciapuoti e via Giovanni XXIII.
Domenica la rivolta era esplosa a Qualiano. In cinquecento hanno bloccato piazza Kennedy per circa due ore. Traffico in tilt da e per Qualiano, blocchi sulla strada Qualiano-Marano, ingorghi per Giugliano. L’emergenza in via Campana, via Santa Maria a Cubito, Rione Principe, via Siani, via Borsellino, via Falcone, via Croce. Il sindaco Schiano ha annunciato sanzioni amministrative per chi fa sprechi inutili: l’ammenda è di 77 euro.
Senz’acqua restano anche al Ponte Riccio e a Casacelle. I problemi di pompaggio dell’acquedotto di Mugnano stanno tormentando migliaia di cittadini. Proteste anche a Villaricca 2. I rubinetti a Via Venezia sono a secco da ormai più di una settimana. E i provvedimenti transitori non riescono a placare l’ira dei residenti: “E’ sempre la stessa storia da anni, non ce la facciamo più. Ci bombardano di promesse in campagna elettorale e poi nessuno fa niente” lamentano i cittadini. L’emergenza non risparmia neanche Marano: l’Arin ha infatti annunciato la riduzione della portata idrica per tutto il territorio comunale.
La realtà è che i problemi del Consorzio acquedottistico di Mugnano e dei comuni che ne fanno parte sono, e non certo da oggi, ben più gravi della tanto sbandierata siccità. Si tratta di carenze strutturali che richiedono interventi mirati e di largo respiro, sia da parte della Regione che degli Enti locali. In primis c’è la rete idrica, zeppa di allacciamenti abusivi e attualmente ridotta a una specie di grande colabrodo.