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venerdì, Marzo 29, 2024
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Mazzata all’ala scissionista dei Mallardo: Catuogno e Mele dietro le sbarre. Ecco il loro profilo criminale

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Nel blitz messo a segno ieri sera dalla polizia di Giugliano due persone sono state portate in commissariato per accertamenti: si tratta di Gennaro Catuogno, alias ‘o scoiattolo, e Gaetano Mele. Durante dei controlli effettuati presso le palazzine, roccaforte dell’ala scissionista del clan Mallardo, i due sono stati trovati armati (trovati in possesso di pistola con matricola abrasa) e, secondo i profili delle forze dell’ordine sono considerati personaggi di spicco della fazione “separatista” del clan giuglianese.

La carriera di Catuogno inizia negli anni ’70-’80. Secondo le indagini degli inquirenti e i racconti dei pentiti, “O’ Scoiattolo” avrebbe contribuito in maniera importante nella vittoria del clan Mallardo contro gli acerrimi rivali dei Maisto. Catuogno faceva parte del cosiddetto “gruppo di San Nicola”, composto anche da Domenico Pirozzi e Michele De Biase.
A dimostrazione del suo spessore criminale, è anche la partecipazione al summit di camorra scoperto del 14 aprile del 2000 nella zona Asi di Qualiano.
Nel corso degli anni Catuogno avrebbe iniziato a sedersi ai tavoli più importanti. Quei tavoli in cui si decidono gli affari (appalti, racket trasporti al mercato ortofrutticolo) e non solo. Principalmente, Catuogno si sarebbe occupato del business dello scommesse per conto del clan. Non è da escludere, tuttavia, che Catuogno abbia messo gli occhi sull’affare della droga. Un business da sempre considerato “sporco” dai vertici del clan. Un affare sul quale con tutta probabilità aveva messo le mani proprio il gruppo delle Palazzine. Secondo gli investigatori, inoltre, sarebbe lui ad essere stato vittima dell’agguato nelle Palazzine Ina Casa di Giugliano dove un commando armato fece fuoco contro il circoletto delle Palazzine. In quell’occasione “Lino O’ Scoiattolo”, si sarebbe salvato in extremis, anche se lui ha sempre negato.

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Diverso, invece, il profilo di Gaetano Mele: arrestato per diverse rapine tra Piemonte e Lombardia (con un bottino complessivo di oltre 500 mila euro), il giovane giuglianese ha riportato la condanna di sei anni di reclusione per i reati commessi nel nord Italia tra il 2012 e il 2013. L’arresto, ieri sera, in compagnia di Catuogno, pone il giovane vicinissimo all’ala scissionista del clan Mallardo.

Entrambi, dopo le formalità di rito, sono stati portati nel carcere di Poggioreale.

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