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venerdì, Aprile 19, 2024
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Qualiano. «Concorso esterno al clan d’Alterio-Pianese», condannato il consigliere Giovanni Palma

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E’ stato condannato a 4 anni e 6 mesi per concorso esterno in associazione camorristica il consigliere comunale di Qualiano Giovanni Palma. Questa la sentenza emessa, con rito Abbreviato (dott. Pollio), poco fa a carico dell’esponente politico. Il Pm della DDA Sanseverino aveva chiesto 5 anni per Palma, il giudice lo ha condannato a 4 anni 6 mesi, basandosi sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Bruno d’Alterio, Chianese e Di Maro. Secondo i pentiti del clan d’Alterio-Pianese, il consigliere avrebbe fatto da tramite tra l’Amministrazione e la cosca locale, fornendo notizie al clan. L’avvocato difensore, Anna Savanelli, annuncia ricorso in Appello sottolineando l’incongruità e la carenza delle dichiarazioni a carico di Palma da parte dei collaboratori di giustizia. Alla base del processo un’informativa dei carabinieri della Compagnia di Giugliano, i quali hanno ricostruito i collegamenti tra mala e politica attraverso una dettagliata informativa.
Amaro il commento anche del consigliere Palma che sul profilo Fb ha rilasciato uno sfogo:
“E’ doveroso da parte mia , per la stima che nutro nei confronti di tutti le persone che hanno condiviso con me una parte o tutto il percorso in questi miei venti anni di attività politica , doverli informare di aver subito una condanna in primo grado per una ipotesi delittuosa che ritengo io stesso particolarmente infamante in quanto presuppone miei legami con ambienti che ritengo responsabili dei mali del nostro territorio .Non riesco ancora ora a credere che ciò sia vero e sia capitato a me , e il fatto che questo sia solo il primo grado di giudizio e che abbia ancora la possibilità di dimostrare la mia completa estraneità ai fatti non allevia il dolore e la vergogna che provo al pensiero che si possa aver giudicato queste ipotesi vere e fondate .
Sono provato e amareggiato da tutto ciò che e’ avvenuto , e vi confesso di essere realmente piegato dagli eventi , ma il dovere che ho verso i miei figli e mia moglie , la mia famiglie e tutti i miei amici , nei confronti di tutti quelli che mi vogliono bene è quello di continuare a combattere per dimostrare la mia completa estraneità a tutto ciò e riacquistare agli occhi del mondo quell’ onore e dignità che chi mi conosce sa mi appartengono”.

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