Scontro Vanella Grassi (fazione di Scampia) e Cancello, chiesti 40 anni di carcere per gli affiliati facenti parte del gruppo Angrisano, quelli costituitisi attorno alla figura di Francesco detto ‘cioppetto (ucciso in via Ghisleri) e di suo fratello Alessio (arrestato un mese fa dagli uomini del commissariato Scampia). E’ questa la decisione emersa davanti ai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Napoli dove sono comparsi, i protagonisti dei quella guerra. Nel del processo che si sta svolgendo con il giudizio abbreviato il pm De Marco della Dda di Napoli ha chiesto la condanna per tutti. Si tratta di Giosuè Musella ’o tappezziere, per il quale sono stati chiesti nove anni di carcere e poi Carmine Casaburi detto “Boccione”; Gianluca Ioio; Francesco Forte; Ciro Casaburi ’o moccuso e Antonio Borrelli “poppò”: per loro la richiesta è di sei
anni di carcere ciascuno.La sentenza sarà pronunciata l’8 settembre. Un litigio tra ragazzini, uno della famiglia Angrisano e l’altro dei Cancello, avrebbe innescato l’ultima guerra lampo, a Scampia. da un lato, l’omicidio del ras emergente della “Vinella” Francesco Angrisano e dall’altro l’incendio di una delle pompe di benzina di Massimiliano Cancello, imprenditore estraneo
alla malavita, fratello del più noto Elia, arrestato a gennaio scorso insieme con il fratello Maurizio e con i boss Ciro Mauriello e Pietro Caiazza del clan Amato-Pagano.