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giovedì, Aprile 25, 2024
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Passa il riequilibrio di bilancio a Melito, ma in Consiglio scoppia la polemica sull’ecobonus

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Passa in aula la manovra di riequilibrio di bilancio, atto fondamentale per la sopravvivenza di un Comune. A dare il via libera, soltanto la maggioranza del sindaco Antonio Amente. Contrarie le opposizioni. Necessità di tagliare gli sprechi in un Comune in crisi economica. Questo l’indirizzo dell’esecutivo cittadino, come ribadito nella sua relazione anche dalla titolare al bilancio Angela Arsenti. Approvati circa 180.000 euro di debiti fuori bilancio per un provvedimento che, ricorda Arsenti: «E’ riuscito ad avere il parere favorevole dei Revisori dei Conti, grazie ad un lavoro di squadra della giunta e della maggioranza». Tra le cifre da riconoscere, quella di oltre 600.000 euro per la trascrizione della sentenza del Parco Guerra che ha condannato il Comune a pagare 20 milioni di euro per la vicenda relativa alla costruzione del complesso di corso Europa realizzato dalla società Progetto Casa 2000.

Tra le rimodulazioni finanziarie più discusse, quella relativa agli ecobonus, con i fondi ridotti di circa 70.000 euro. «Questa misura non ha portato a grossi risultati per la questione ambientale – le parole del vicesindaco Luciano Mottola – Bisogna puntare principalmente sulle sanzioni, come già stiamo facendo. Comunque, i vecchi ecobonus sono stati ridotti e non eliminati. Anche le agevolazioni per l’anno 2016 rimangono. In passato, dinanzi all’isola ecologica di via Madrid, è stata piazzata una telecamera finta per prevenire gli sversamenti che lì avvengono. Ora, con quest’amministrazione la musica è cambiata perché ci saranno controlli serrati». «Di fatti – l’aggiunta di Marco Ponticiello dei Riformisti & Democratici – soltanto una minoranza della popolazione ha potuto usufruire degli ecobonus». «Ci sarà uno sconto sulla tassa, come premialità, per i cittadini virtuosi» l’annuncio del primo cittadino Amente. Il taglio dell’ecobonus, pero, trova la contrarietà della minoranza. Raffaele Caiazza di Melito Adesso: «È un crimine tagliare i fondi per gli ecobonus, che era un vanto della vecchia amministrazione (quella guidata da Venanzio Carpentieri, ieri assente in aula ndr.). Così si rischia di pregiudicare il buon andamento della raccolta differenziata. Le Pese nelle isole ecologiche sono costate centinaia di migliaia di euro».

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A creare bagarre in aula, con il presidente del consiglio comunale Nunzio Marrone ripetutamente a redarguire i consiglieri di ambo gli schieramenti, le spese relative a staff del sindaco, organi istituzionali e dei gruppi consiliari. «La relazione dell’assessore Arsenti – afferma Agostino Pentoriero dei Progressisti per Melito – non è esaustiva. Chiediamo conto dell’aumento delle spese consiliari che risultano essere di 85.000 euro e 21.000 euro per lo staff del sindaco. Sono stati aumentati invece i fondi relativi anche al soggiorno anziani e diversamente abili». Il ping pong sulle cifre del bilancio è il varco per parlare della lotta agli sprechi di danaro pubblico. Approvata la proposta del sindaco Amente di verificare se, «dal prossimo bilancio», vi sia la possibilità di consentire la rinuncia allo stipendio del sindaco, degli assessori comunali e dei gettoni di presenza relativo a commissioni consiliari e presenze in aula. Non passa invece l’emendamento presentato dall’opposizione sull’inserire subito i tagli alle indennità degli amministratori locali, giudicato dall’ex candidato a sindaco Pietro D’Angelo, «importante, perché si dà un segnale ai cittadini in virtù di un bilancio striminzito nel quale, peraltro, ci saremmo aspettati più attenzioni per il controllo del territorio, ora carente». «Io sono stato l’unico sindaco nella storia a rinunciare al proprio stipendio. Non c’è problema per me, a trovare una soluzione» la risposta di Amente in un dibattito protrattosi all’infinito nel corso della seduta di consiglio.

Da segnalare, dopo il rinvio a seguito del primo consiglio comunale, l’indicazione di Valentina Rella in qualità di vicepresidente dell’assise. Anche qui, il via libera solo dalla maggioranza. «Ringrazio il sindaco e la maggioranza per avermi scelto. Per me è un onore. Darò meglio il me per il mio operato. Massima disponibilità a dialogare anche con l’opposizione che non mi ha votato». La maggioranza ha ricevuto il voto favorevole anche del consigliere indipendente Antonio Ciampa.

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