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giovedì, Aprile 25, 2024
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Tragedia di Torre Annunziata, recuperata la password che potrebbe svelare i retroscena del crollo

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Un mese fa la tragedia che ha sconvolto Torre Annunziata e non solo. A Rampa Nunziante, la tranquillità di una mattina d’estate, viene scossa da un boato che annunciava tragicamente il crollo della palazzina che ha sepolto la vita e sogni di 8 persone, tra cui due bambini.
Nei giorni scorsi la comunità parrocchiale della Santissima Trinità, nel ricordo di tale tragedia, ha celebrato la memoria e il suffragio delle vittime con una veglia di preghiera e di riflessione mentre mercoledì, alle ore 20, ci sarà una Messa di suffragio per Salvatore, Francesca, Pasquale, Anna, Pina, Marco, Edy e Giacomo

Intanto sono ripresi i lavori di messa in sicurezza della palazzina (a spese del Comune che poi dovrà rivalersi sui proprietari). Gli interventi, avviati la scorsa settimana, consistono nell’eliminare i pericoli incombenti per la pubblica incolumità: cornicioni e muri pericolanti, rimozione di detriti che potrebbero precipitare sui binari sottostanti o che potrebbero danneggiare l’edificio attiguo a quello crollato.
Già nei giorni scorsi, un vaso situato sul terrazzo dell’attico dell’ala del palazzo rimasto ancora in piedi. Nei giorni di lavori il palazzo sarà dissequestrato al mattino e posto di nuovo sotto sequestro la sera, in quanto sono ancora in corso le indagini per appurare eventuali responsabilità sul crollo dell’edificio.

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Strettissimo il riserbo in questa fase molto delicata delle indagini da parte dei sostituiti procuratori Silvio Pavia e Andreana Ambrosino della Procura di Torre Annunziata, che insieme al procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli hanno iscritto nel registro degli indagati tredici persone: Roberto Cuomo, Massimo Lafranco, Pasquale Perna, Marco Di Martino, Ilaria Bonifacio, Rosanna Vitiello, Aniello Manzo,Emilio Cirillo, Luisa Scarfato, Marco Chiocchetti, Gerardo Velotto, Massimiliano Bonzani e Pasquale Cosenza. I reati ipotizzati, come atto dovuto, sono reati di disastro colposo e omicidio plurimo.

La Procura di Torre Annunziata ha nominato un perito ad hoc per rovistare nei file presenti sul computer sequestrato dai carabinieri negli ufficio del Comune oplontino. Recuperata la password, ora gli accertamenti – che dureranno 30 giorni e i cui risultati saranno resi noti agli investigatori verso fine settembre con una dettagliata relazione – serviranno a capire se tra file e documenti archiviati ci sono tracce delle autorizzazioni sui lavori in corso nell’edificio d iRampa Nunziante 15.

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