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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Racket a Giugliano, notificata l’ordinanza ai 3 estorsori del gruppo delle Palazzine

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Restano dietro le sbarre i tre esponenti dell’ala scissionista del clan Mallardo, infatti, il giudice per le indagini preliminare ha confermato la richiesta di trattenere Vincenzo Micillo, Aniello Di Biase, e Domenico Smarrazzo. La prima udienza di convalida del fermo per i tre presunti estorsori si tenne il 27 luglio davanti al gip Raffaele Coppola. Di Biase si è avvalso della facoltà di non rispondere; anche Vincenzo Micillo e Domenico Smarrazzo sono comparsi davanti al gip. Il fermo non fu convalidato per i tre e l’accusa nei loro confronti è stata derubricata da estorsione a tentata estorsione. Stamattina i militari della Radiomobile, diretti dal tenente Viviano, hanno notificato ai tre l’ordinanza.

Il gip ha ritenuto comunque sussistenti le esigenze cautelari ed ha applicato ai tre la custodia cautelare in carcere.
Dalle carte dell’inchiesta è emersa un’estorsione al titolare di un supermercato. Uno degli estorsori era proprio Enis, ucciso qualche giorno fa. Sarebbe stato lui a taglieggiare il titolare pare di un supermercato con la richiesta di denaro a ridosso del Ferragosto. Al diniego del commerciante l’uomo è stato condotto a casa di Nello dove la richiesta è stata ripetuta dal figlio di Paparella e gli altri due affiliati. A quel punto c’è stata la denuncia da parte dell’esercente e la conseguente indagine lampo con i fermi da parte dei carabinieri.

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