E’ sempre Melito il crocevia del traffico di droga nell’area nord di Napoli, nonchè roccaforte degli scissionisti. A comandare gli ‘eredi’ di Lello Amato e Cesare Pagano è sempre Rosaria Pagano, considerata la reggente del clan e voce autorevole, seguita dal rampollo di famiglia D.A., arrestato con l’accusa di duplice omicidio nella “strage del parco padre Pio”. Nel mese di gennaio, furono arrestati anche 4 capipiazza di uno dei più grandi “supermarket” della droga d’Italia. Pietro Caiazza, Ciro Mauriello e i fratelli Cancello furono arrestati nel corso di un’operazione su tre diversi comuni. Dalla decapitazione dei vertici del clan il sodalizio continua a mantenere il controllo del territorio grazie anche al nuovo reggente che avrebbe dato vita ad uno svecchiamento del gruppo.
Il gruppo Abete si sarebbe riavvicinato agli Amato-Pagano, fazione di Melito, stringendo accordi finalizzati all’approvvigionamento di cocaina. Stessa cosa con il gruppo Grimaldi attualmente indicato come vertice della Vanella Grassi. Gli Abbinante invece si sarebbero progressivamente inseriti nel traffico di stupefacenti nell’hinterland di Napoli forti anche di alcuni legami di parentela con la mala di Qualiano.