“Il gruppo consiliare Mdp art 1, riunitosi con la dirigenza del movimento, ad unanimità ha deciso di espellere il consigliere Antonio Ciampa per comportamento completamente in antitesi alla linea politica di Mdp art.1 ma anche incoerente è scorretto nei confronti di tutti coloro che lo hanno sostenuto in campagna elettorale”. A comunicarlo è stato Agostino Pentoriero, capogruppo del movimento politico che ha sostenuto il candidato Pietro D’Angelo nelle scorse amministrative; competizione elettorale che ha visto lo stesso Antonio Ciampa al fianco dell’ex presidente del consiglio melitese e che, ad agosto inoltrato, aveva già dato segnali di insofferenza nei confronti della compagine di opposizione. Una insofferenza che il consigliere ha voluto spiegare in un lungo post sulla sua pagina Facebook.
“In questi giorni si è scatenata una vera e propria caccia all’uomo nei miei confronti ed è giusto, quindi che si chiariscano alcuni fondamentali aspetti – ha replicato Antonio Ciampa –
Ho saputo di essere stato espulso dal gruppo MDP-ART.1 dopo un incontro con la dirigenza.
Questa decisione è paradossale in quanto da tempo oramai avevo fatto presente al capo gruppo Pentoriero di non condividere la linea politica e soprattutto l’approccio a questa nuova avventura amministrativa.
Avevo sposato un progetto lo scorso maggio
che pensavo ponesse Melito davanti a tutti invece non era così.
I buoni propositi sono scomparsi poco istanti dopo la sconfitta elettorale ed hanno fatto spazio a quell’opposizione sorda e cocciuta che ha fatto si che Melito sprofondasse nel baratro.
Quella volontà di unire le forze, in campagna elettorale, si è dissolta con l’esito del ballottaggio.
Per me – ha continuato il consigliere – la politica è mettersi al servizio della gente e non usarla a seconda delle necessità politiche.
La coerenza cari consiglieri dall’opposizione non la si dimostra con l’assurda perseveranza in atteggiamenti ed azioni che di politica hanno ben poco ma che invece celano interessi personali.
Se collaborare per fare di Melito una città vivibile vuol dire all’antitesi, sono fiero di esserlo”.
