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martedì, Aprile 16, 2024
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Marano. Nuovo stop all’erogazione idrica in città, la frazione di San Rocco resta senz’acqua

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Nuovo stop all’erogazione idrica questa mattina nella popolosa frazione di San Rocco. A causa di ulteriori lavori di manutenzione alle pompe di sollevamento denominata C2, i cittadini della zona hanno subito sino a dopo pranzo diversi disagi per l’utilizzo dell’acqua presso le proprie abitazioni e altre utenze. Un analogo stop venne deciso per il giorno 4 settembre questa volta in zona San Marco, sempre per lavori straordinari ai grossi impianti idrici. Quanto accade con le pompe di sollevamento, rappresenta l’emblema delle attuali difficili condizioni del territorio.
Qualche mese fa il commissario straordinario Antonio Reppucci, parlando della ridotta funzionalità delle pompe di sollevamento e dei continui lavori di manutenzione, aveva specificato come per tali impianti deputati all’erogazione dell’acqua fossero necessari lavori il cui costo supererebbero i 500.000 euro. Soldi che il Comune non riesce a reperire facilmente, visto che parliamo di un Ente già in condizioni di predissesto, con un piano di riequilibrio decennale in atto e un rischio default tutt’altro che scongiurato. Ma la vicenda acqua a Marano richiama anche ad un altro atavico problema e cioè la grossa evasione dal pagamento delle bollette da parte della cittadinanza.

Da una relazione prodotta dall’Ufficio Ragioneria del Municipio di corso Umberto I, sul territorio risulta che soltanto il 30% della popolazione è in regola con i pagamenti. Già nel 2014 emerse che circa 5000 famiglie maranesi fossero inadempienti e che addirittura per quasi 4 anni le bollette non erano arrivate ai cittadini. Tutta colpa dei vari avvicendamenti delle società idriche che si dovevano occupare della riscossione, oltre alla forte idiosincrasia di una sacca di popolazione a pagare i canoni idrici. Soltanto da poco sono state inviate le bollette delle annualità del 2012 e del 2013 e l’Ente sta intervenendo per stoppare gli allacci abusivi dei contatori e installarne dei nuovi in alcune zone residenziali dove la carenza idrica è più marcata.
Di recente, la dirigente ad interim dell’Area Amministrativa, la dottoressa Maria Ilaria Bruno una procedura di gara per cercare di superare le attuali «numerose e gravi criticità». Uno dei punti centrali del nuovo corso è la «mappatura delle rete idrica comunale»; la «individuazione degli allacci irregolari attraverso l’incrocio di banche dati (Anagrafe, Imu, Tari, Catasto ndr.)» e «distacco» degli allacci «abusivi da parte del settore tributi» oltre alla «sostituzione dei contatori obsoleti». Ma, perno della nuova task force in merito alla gestione al controllo del servizio dell’acqua in città sino ad ora gestito dal Settore Lavori Pubblici, è il «potenziamento» del «servizio esterno», sgravando di fatto un onere il Comune che negli anni non è stato in grado di rispettare.

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