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Bacoli, scoppia il caso mensa scolastica. Botta e risposta tra Amministrazione e Freebacoli

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Monta la polemica sulla mensa scolastica a Bacoli. In data 12/09/2017 si è riunita la commissione mensa comunale cui hanno partecipato il Sindaco G. Picone, il Presidente del Consiglio comunale C. Mancino, la Presidente della Commissione servizi socio-assistenziali M. Carannante, i responsabili della pubblica istruzione e delle Gare e Contratti, la dott. Palmieri del servizio igiene alimentare dell’ASL NA2, i genitori E. Romano, R. Di Meo, R. Cioffi, ed i docenti V. Adamo, A. Arenella, Vecchiarini, il dirigente scolastico P. Il Vecchio – Gramsci prof. Risolo.

Per migliorare la qualità della mensa scolastica a tutela dei bambini, quest’anno si è scelto un metodo innovativo e partecipativo. La commissione infatti ha elaborato, insieme all’ASL ed ai funzionari comunali, il bando, il capitolato, lo schema di contratto ed i menù. Questo lavoro è frutto di due anni di esperienza della commissione e ha prodotto un capitolato più selettivo e più efficiente rispetto al passato per garantire un’alimentazione sana e corretta agli alunni, ed un migliore servizio alle famiglie.

In tal senso, per tutelare comunque un servizio alla cittadinanza, l’Amministrazione e gli uffici hanno predisposto tutti gli atti di indirizzo e le determinazioni del caso nonostante le difficoltà legate al dissesto finanziario e alla spesa triennale.

Il ritardo, che si è verificato, tuttavia è dovuto a:

1) Il nuovo codice degli appalti che trasferisce le gare, come quelle della mensa scolastica, superiori a 40 mila euro, ad una Centrale Unica di Committenza, che lo scorso commissario straordinario aveva individuato nella città metropolitana ;

2) La città metropolitana inizialmente effettuava gare relative solo ai lavori pubblici. Solo una settimana fa, ha comunicato al Comune la disponibilità a svolgere anche gare relative a “servizi” : tra questi, il Comune ha indicato come prioritari la gara per la mensa scolastica e le pulizie degli ambienti municipali .

A causa di questi ritardi di natura giuridico-economica, l’assegnazione del nuovo appalto non potrà avvenire prima di gennaio 2018. In attesa della nuova gara, il Comune, espletate regolarmente le procedure, ha giuridicamente una sola possibilità: affidare temporaneamente, cioè fino al 22 dicembre 2017, l’incarico della mensa alla precedente ditta. La commissione ha deciso inoltre che dirigenti, docenti e genitori potranno nei prossimi giorni, proporre soluzioni alternative, giuridicamente compatibili e realizzabili, le quali saranno immediatamente vagliate dall’Amministrazione.

La commissione s’è quindi aggiornata a dieci giorni .

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Non ci sta la lista Freebacoli che attacca l’amministrazione: ”

C’è solo una verità: siete in colpevole ritardo. Su ogni cosa.

Sulla mensa più di tutte le altre. É inutile, oltre che fastidioso e irritante, questo continuo richiamo a norme, vincoli, codicilli e regole alla Azzeccagarbugli. Con la pretesa di nascondere la vostra inerzia.

Ora pagheranno i bambini. Per altri 4 mesi assisteremo al calvario che ha caratterizzato il servizio mensa della Mi.Group. Tutto bello: nuovo capitolato, #squadraincomune, parole parole. Che, mai come questa volta, non serviranno a sfamare i nostri bambini.

Dovevate pensarci prima. Voi. Non la città metropolitana.

Navigate a vista e non sapete governare la nave.
Il mare si sta anche agitando.

L’amministrazione Picone ha scelto la strada più facile e comoda per loro, ma sicuramente meno felice per i bambini, che usufruiranno della mensa scolastica.

Invece di avviarsi nei tempi giusti ed approvare il bando per l’assegnazione del servizio a cui aveva già lavorato la commissione mensa (fortemente voluta e costituitasi durante l’amministrazione di Josi Gerardo Della Ragione) ha preferito prorogare l’erogazione pasti ancora alla “purtroppo” famosa società MiGroup (scelta durante l’amministrazione di Ermanno Schiano, ed i cui principali rappresentanti oggi militano nella maggioranza Picone) che fino al 31 maggio, data della scadenza naturale del contratto, ha procurato problemi e disagi alla platea scolastica.

Si parla di innovazione partecipativa ma è il caso di dirla tutta: è sempre la stessa minestra, scotta e malsana”, afferma il

Gruppo di lavoro “Politiche Sociali-Pubblica Istruzione” di Freebacoli.

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