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giovedì, Aprile 18, 2024
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Ordine Ingegneri Napoli, Pisani e Di Dio (lista Riordine): «Lealtà e correttezza tra colleghi le nostre priorità»

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Continua la campagna elettorale della lista Riordinee per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli. Questa volta abbiamo intervistato gli ingegneri Stefano Pisani e Giuseppe Di Dio. “Siamo e saremo comunque colleghi” è il motto di Pisani. “Pensare di interrompere, anche per un solo istante, il rapporto di lealtà e correttezza tra colleghi è una violazione del nostro codice deontologico, una mortificazione delle intelligenze che “affollano” la categoria. Siamo contrari all’ostentazione di “presunta novità” con “Consiglieri di professione” al secondo o al terzo mandato presenti in lista. Penso all’ordine degli ingegneri come un’officina in cui si producano idee ed occasioni di lavoro per i giovani che da subito potrebbero essere impegnati in un “Nuovo progetto Sirena” per la sicurezza delle nostre città sotto la guida di chi è iscritto da almeno dieci anni. Security e Safety saranno il loro prossimo pane quotidiano grazie alla possibilità di utilizzo di software ed attrezzature acquistati in convenzione, secondo la logica dei gruppi di acquisto. Perchè in fondo, se le università ce lo avessero insegnato, invece che da soli, insieme saremmo stati il più grande gruppo al servizio dello Stato, e non dei semplici volontari inviati sui luoghi delle calamità naturali senza manco il riconoscimento della dignità del rimborso dei soldi per il viaggio o con pesanti fardelli di situazioni previdenziali non risolte grazie alla cecità di chi ragiona col cervello (?) del potente di turno”, conclude l’ingegnere Pisani.

Gli fa “eco” il giovane ingegnere Giuseppe Di Dio, candidato nella stessa lista. “E’ mortificante per un giovane essere pieno di teoria e non avere alcun indirizzo per inserirsi nel mondo del lavoro in cui si riscontra una totale assenza di meritocrazia e di rispetto della dignità della tua condizione di “giovane Laureato”. Apprendere solo dai media, e non dal proprio Ordine Professionale, i processi di cambiamento che interessano la tua città significa tenere artatamente i giovani lontani da quei tavoli delle decisioni ai quali possono sedersi solo i cd. Baroni. Salvo poche eccezioni presenti tra i colleghi più “SMART” veniamo a conoscenza dei settori dell’ingegneria nei quali potremmo essere immediatamente inseriti. C’è un problema di relazione, ha ragione Pisani, ci si dimentica che “collega” significa esercitare insieme una “nobile professione” e noi di Riordine siamo nobili nel DNA.”

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