Da un lato la necessità di far lavorare la magistratura in piena tranquillità. Dall’altro, non mancano critiche al sindaco Ludovico De Luca, indagato per presunto voto di scambio. Salvatore Onofaro, consigliere d’opposizione di Forza Italia e avversario alle amministrative del 2013, quando De Luca venne eletto vincendo il ballottaggio, dice: «Lasciamo lavorare la magistratura ma se le contestazioni mosse al sindaco dovessero essere confermate sarebbe una cosa di una gravità inaudita. Sarebbe il punto più basso mai toccato dalla storia politica qualianese perché alla incapacità amministrativa palesata da De Luca in questi quasi cinque anni di mandato si affiancherebbe anche un agire delinquenziale da egli perpetrato per giungere al potere. Ma ovviamente ogni cittadino italiano è innocente fino a prova contraria quindi aspettiamo l’evolversi di questo procedimento penale». Duro il commento di
Giuseppe Musella: «Io spero sia una bugia. Ma se così non fosse e ci fosse per il sindaco un avviso di garanzia, De Luca farebbe bene a dimettersi per non fare altro danno al popolo». Giulio Cacciapuoti, spesso durissimo verso l’operato del primo cittadino, non si sbilancia più di tanto. «Non conosco lo stato ed i contenuti del lavoro svolto dagli inquirenti e dal magistrato titolare dell’inchiesta, pertanto non posso che prendere atto di quanto si è verificato restando, fiducioso nella giustizia, in attesa di ulteriori sviluppi sino a che si faccia definitivamente luce su una vicenda che va avanti da anni ed è stata oggetto di tanto parlare».
