Hanno agito nel cuore della notte, ma la vittima credeva che quei botti fossero dei fuochi d’artificio ed invece erano colpi di arma da fuoco esplosi contro le sue vetture parcheggiate in strada. S’indaga a tutto campo a Sant’Antimo per risalire al raid intimidatorio ai danni di Santo Maisto, dipendente dell’ufficio tecnico comunale, le cui vetture sono state raggiunte da diversi colpi di pistola. Le auto, una Fiat Punto grigia ed una Volkswagen Lupo, erano parcheggiate in via Formia, piccola traversa della centralissima via Roma. Stamattina il dipendente comunale, trasferito da poco dal settore Lavori pubblici a quello dell’Urbanistica, quando è sceso per andare a lavoro in Municipio, si è accorto dei danni alle due vetture ed ha allertato i carabinieri della locale Tenenza, diretti dal tenente Perrotta, coordinati dai colleghi della compagnia di Giugliano guidati dal capitano Antonio De Lise.
I militari hanno effettuato i rilievi ed ascoltato il proprietario delle due auto, il quale ha riferito di aver
udito dei botti verso mezzanotte ma di non essere sceso a controllare cosa fosse successo. “Credevo fossero rumori dovuti a fuochi d’artificio”, ha dichiarato il dipendente comunale, il quale in mattinata verso le 7:30 ha chiamato i carabinieri dopo essersi accorto che i vetri delle sue due auto erano in frantumi.
Un messaggio chiaro e diretto quello dei sicari, visto che l’auto che era in mezzo alle due vetture, di proprietà di un’altra persona, non è stata colpita. I carabinieri hanno chiuso al traffico via Formia dove sono stati esplosi i colpi, sul posto è giunta anche la Scientifica.
Sul raid c’è l’ombra della criminalità organizzata locale, da sempre interessata alle speculazioni edilizie sul territorio. Secondo le prime indiscrezioni filtrate, inoltre, ci sarebbero state già altre intimidazioni nei giorni scorsi dello stesso calibro. Il clima in città è molto teso, anche in Municipio la voce si è sparsa subito.