Ucciso come un boss, lui che aveva parentele con personaggi legati alla malavita. E’ questa la pista investigativa principale seguita dagli investigatori impegnati a ricostruire l’omicidio di Ciro Orazzo, 54 anni, pregiudicato di Casola di Napoli, ritrovato cadavere nella sua Fiat Panda rossa nella tarda serata di ieri, a Lettere.
Sul posto sono state ritrovate 9 cartucce (3 sull’asfalto, 6 nel fondo agricolo) calibro 12, esplose con un classico fucile da caccia, ma secondo gli inquirenti i colpi sparati sono stati almeno 10. Quasi due anni fa, era il 19 gennaio 2016, Orazzo – conosciuto negli ambienti della droga con i soprannomi piscariello e sardagnoulo – era scampato ad un agguato simile. Anche in quel caso, un cecchino si era appostato su una collinetta di fronte casa sua, sparando due colpi da lontano e ferendolo in maniera lieve.