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Scacco matto alla gang delle prostitute

GIUGLIANO, SFRUTTAVANO RAGAZZE DELL’EST EUROPA

MARANO -Smantellata dai carabinieri di Giugliano, un’organizzazione criminale che attirava giovani donne dall’Est europeo col miraggio di un lavoro e poi le costringeva con minacce e violenze a prostituirsi.
In manette quattro elementi della banda, i militari, diretti dal tenete Gianluca Trombetti e dal tenente Orazio Ianniello, stanno ora cercando di ricostruire l’esatto organigramma dell’organizzazione che potrebbe avere goduto di complicità presso il personale delle dogane di alcuni paesi dell’ex blocco sovietico, utilizzando come copertura per i propri traffici alcune agenzie specializzate nell’assistenza ai migranti d’oltre cortina. Le ragazze erano contattate attraverso queste agenzie da una degli arrestati, l’ucraina Anna Kuzoh, 44 anni che contrattava con la vittima di turno il costo del trasferimento, attraverso la ex Yugoslavia, in Italia. Il costo del trasporto sarebbe stato poi pagato, una volta in Italia, con i primi soldi guadagnati. una volta in Italia, le ragazze scoprivano d’essere cadute in trappola. Veniva loro sequestrato il passaporto e con minacce e percosse erano costrette a prostituirsi.
A guidare gli investigatori è stata proprio una delle vittime, una ragazza 26enne russa. Quest’ultima, dopo essersi rifiutata di prostituirsi, era stata picchiata e mimacciata di morte. Approfittando una distrazione dei carcerieri era riuscita a recarsi dai carabinieri conducendoli all’appartamento nel quale era reclusa. Qui i militari hanno trovatoi il passaporto della ragazza e di tre giovani polacche.
Oltre ad Anna Kuzho sono finiti in manette: l’ucraina Giuseppina Iommelli, 57 anni, pregiudicata, Antonio Pastore 52 anni; Pasqaule Mango, 56 anni. I militari stanno ora cercando di ricostruire la fitta rete di complicità di cui la banda si avvaleva, a cominciare dalle agenzie fittizie che costituivano l’esca per le giovani ragazze dell’Est. Una di queste sarebbe stata già individuata ed opererebbe nei pressi della stazione centrale.


ANTONIO POZIELLO – Il Mattino 20 ottobre 2002