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venerdì, Marzo 29, 2024
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Da Fb all’aula di tribunale, il caso del post contro il distributore di benzina di Villaricca. «Non è stata estorsione»

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Era finito ai domiciliari dopo essere stato fermato in flagranza dai carabinieri con l’accusa di estorsione, ma il gip in udienza di convalida non ha accolto la richiesta formulata dall’accusa ed ha derubricato il reato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni disponendone l’immediata scarcerazione. Protagonista della vicenda è Aniello T., noto professionista di Villaricca. La vicenda – riportata in anteprima da Teleclubitalia- risale a qualche giorno fa quando l’uomo, stimato per la sua professione di architetto e l’impegno in politica (è stato candidato al consiglio comunale alle ultime elezioni Amministrative per il M5S, ndr) aveva pubblicato sulla sua pagina Fb un post attraverso il quale denunciava presunti danni alla sua vettura causati dal presunto carburante alterato di un distributore di benzina situato a Villaricca.
Un post che ha avuto tantissime condivisione e commenti, tra cui anche degli stessi titolari dell’attività tirata in ballo. Quest’ultimo, a sua volta, si era rivolto ai carabinieri sostenendo di essere stato diffamato pubblicamente e che il professionista gli avesse chiesto mille euro per la rimozione del post su Fb a titolo di estorsione, accusa per la quale l’uomo è stato fermato in flagranza dai carabinieri a seguito della denuncia inoltrata dal titolare del distributore. Aniello T., (difeso dagli avvocati Biagio Borretti e Salvatore Ciano) è comparso oggi davanti al gip del tribunale di Napoli Nord rispondendo a tutte le domande poste dal giudice. In particolare ha sottolineato che

la richiesta che aveva fatto non era a titolo di estorsione ma di risarcimento per il danno subito all’auto che poi sarebbe stato riscontrato. A sostegno della tesi è stata anche effettuata anche un’indagine difensiva per documentare l’insussistenza del reato di estorsione. A seguito dell’udienza è stata rigettata la misura cautelare dei domiciliari ed il reato è stato derubricato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni. E’ stata disposta l’immediata scarcerazione. Ora gli atti sono tornati nelle mani del Pm che dovrà decidere il da farsi.

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