GIUGLIANO – Nel mirino dei vandali l’istituto professionale «Galvani» di via Marchesella a Giugliano, inaugurato appena due anni fa. Durante la notte alcuni balordi, forse quattro, hanno dato fuoco a due copertoni d’auto nei corridoi della scuola, causando la paralisi delle lezioni per qualche giorno.
Ieri mattina l’amara scoperta del raid incendiario da parte di uno dei bidelli, poco dopo le 7, e poi l’allarme lanciato dal custode alle forze dell’ordine. Il bilancio dei danni per fortuna non è ingente: pareti e pavimenti anneriti dal fumo e un odore acre di gomma bruciata. Resta da verificare la funzionalità del quadro elettrico al primo piano, semidistrutto dalle fiamme e all’origine del black out nella scuola. Di conseguenza è fuori uso anche l’impianto telefonico. Il contatore elettrico del piano terra, invece, sarebbe stato risparmiato perché da lì le fiamme sarebbero state visibili dall’esterno. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Giugliano, diretta dal capitano Gianluca Trombetti.
Condanna l’episodio il preside, Giuseppe Grana, da sette anni a capo dell’istituto.
«Si tratta di un atto vandalico condotto da un gruppo di balordi e se lo scopo era quello bloccare le lezioni, non l’avranno vinta. L’amministrazione provinciale ha inviato i tecnici per un sopralluogo e nel giro di un paio di giorni le attività riprenderanno come al solito». L’obiettivo è riaprire i battenti quanto prima e per questo i bidelli hanno cominciato le operazioni di pulizia.
I vandali sono entrati da una finestra al pian terreno. Hanno raggiunto i corridoi dopo aver a forzato la porta della classe chiusa dall’esterno, dove hanno dato fuoco ai copertoni. Uno al pian terreno e l’altro al primo piano. Amareggiati anche i docenti, preoccupati per le attrezzature custodite nei laboratori. Ma le 12 classi speciali sono blindate e quindi sono rimaste fuori dalla portata dei piromani. Né ci sono stati danni a registri e arredi. Per prevenire altre incursioni vandaliche, i tecnici della provincia hanno promesso di estendere l’impianto d’allarme anche alle aule e di dotare di grate in ferro le finestre del piano terra. Per motivi di protezione, l’istituto sarà trasformato presto in un bunker.
D’altra parte i precedenti a Giugliano non sono confortanti. Tra furti ed atti vandalici l’elenco dei danni è lungo. In fiamme era già andato il liceo di Campopannone, poi, tre anni fa era toccato alla vecchia sede del «De Carlo» in via Pirozzi. Poi, tra elementari e medie, le scuole devastate oppure svaligiate delle attrezzature informatiche sono molte. Intanto il collegio dei docenti del Galvani ha già deciso di convocare i genitori non appena le aule saranno agibili. Lo scopo?
«Sensibilizzare le famiglie e chiedere loro collaborazione- dice Paola De Martino- per gestire meglio la struttura».
La scuola è all’avanguardia: occupa da poco più di due anni degli spazi nuovi di zecca all’interno di una cittadella studentesca, realizzata dalla provincia, e completa di spazi per lo sport, che ospita anche il liceo De Carlo. Solo il Galvani accoglie i 1500 studenti in 52 classi, più 12 laboratori. Seguiti da 160 insegnanti, mentre sono 62 le unità del personale non docente, tra bidelli e amministrativi.
TONIA LIMATOLA – Il Mattino 24 ottobre 2002