Il pm aveva chiesto per entrambi la pena dell’ergastolo ma alla fine il gip Quatrano ha concesso ad entrambi le attenuanti generiche. Così per due vittime innocenti sono stati inflitti venti anni a testa ai due assassini. Il primo e Giovanni Cerbone, difeso dall’avvocato Mario Fortunato. Il secondo è Vincenzo Costagliola, difeso dall’avvocato Giovanni Abet. Prese la pistola dall’auto e gli sparò in petto e poi alla testa. Perché aveva risposto male e si era permesso di rifiutare una sigaretta che il boss aveva chiesto per fare uno spinello. Morì così, per gioco, Maurizio Lutricuso un giovane di 24 anni, davanti all’uscita di una discoteca di Pozzuoli il 10febbraio del 2014.
Come riportato dal Roma Tahar Manai invece aveva 46 anni, ed era un cittadino del Bangladesh che lavorava in città da diversi annicon moglie e due figli. Fu ammazzato anche lui per gioco: quella sera alcuni ragazzi, poco più che adolescenti, dovevano provare una pistola calibro 7,65 che sarebbe stata usata per un agguato importante e non poteva fallire: «spara in petto al nero», si sentì in una intercettazione. Fondamentali anche le ricostruzioni fatte da Vincenzo Amirante.