domenica, Luglio 20, 2025
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«Non si comportava bene con gli scissionisti», Lello Bastone era finito nella ‘lista di morte’ di Riccio e Cerrato

«Mariano Riccio e Carmine Cerrato, che prendevano le decisioni insieme, ingiuriarono Raffaele Stanchi perché a loro dire si era rubato tutti i soldi dei soci delle Case dei Puffi quand’erano gli Amato-Pagano e dissero che era loro volontà uccidere Raffaele Stanchi. Io dissi che anche noi della “Vinella” lo volevamo uccidere perché non si era mai comportato bene con noi, favorendo esclusivamente Arcangelo Abete. Poi l’incontro finì». Il 16 maggio scorso, in uno degli ultimi interrogatori cui è stato sottoposto dai pm della Dda, l’ex ras dei “Girati” Rosario Guarino,oltre a confermare quanto dichiarato dall’altro pentito Carmine Cerrato a proposito dell’omicidio di Fortunato Scognamiglio, ha permesso agli inquirenti di fare un ulteriorepasso in avanti nelle indagini sull’uccisione di “Lello ba-stone” e del suo guardaspalle Luigi Montò.

Come riportato dal Roma la riunione decisiva si svolse a novembre del 2011 e il patto, firmato alle spalle degli Abete-Abbinante-Notturno, restò segreto fino al tentato omicidio di Giovanni Esposito “’o muorto”. Quel giorno, il 5 luglio 2012, arrestò i presunti responsabili del raid in via Roma-verso Scampia e tutti seppero che erano due affiliati ai Leonardi- Marino, anch’essi passati dall’accordo con gli Abete-Abbinante a volerne la morte. «In uno degli incontri con gli Amato-Pagano, svoltosi a Giugliano, c’erano Mariano Riccio, Carmine Cerrato “Tekendò”, Mirko Romano, Francesco Paolo Russo detto “Cicciariello” e Antonio Caiazza. Per la “Vinella Grassi” eravamo io e Gennaro Lucarelli. Si discusse della possibilità di stringere un’alleanza di nuovo e io dissi che non c’era alcun problema. Io infatti ne avevo già discusso con Antonio Mennetta e Fabio Magnetti, coni quali si era deciso che se gli Amato-Pagano ci avessero rifornito di cocaina, avremmo dato loro la possibilità di allearsi nuovamente con noi».