Nelle stesse ore in cui veniva eseguita l’ordinanza a carico del boss Francesco Mallardo ed altri esponenti, anche il gruppo avverso dei Palazzinari veniva colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Tredici i destinatari dell’inchiesta che vede coinvolti i promotori della scissione che per il procuratore di Napoli Borrelli è stata definita “epurazione interna” a seguito della violazione del divieto di spacciare droga a Giugliano. Alcuni delle persone raggiunte dall’ordinanza già erano in cella, altri sono stati tradotti ieri. Coinvolti Gennaro Catuogno o scoiattolo, Aniello Di Biase, Francesco Di Nardo, Crescenzo Panico, Nicola Ciccarelli, Salvatore Pugliese, Silvano Ciccarelli, Domenico Smarrazzo, Michele De Simone, Raffaele De Simone, Antonio Guarino, Giuseppe D’Alterio. Obbligo di firma per CDM e ADM.
Per tutti l’accusa è 416 bis, ovvero associazione di stampo camorristico. Quindi secondo la DDA avrebbero formato un nuovo clan per contrastare il gruppo storico dei Mallardo.
Ma il gruppo non si occupava anche di droga ma anche estorsioni, come quelle ai danni di una concessionaria di gelati, un centro
diagnostico e una società di nolleggio slot.
L’indagine è partita dal giorno della scomparsa di Michele Di Biase, la cui auto fu ritrovata al Vasto macchiata di sangue. Nessuna traccia del suo corpo, l’ipotesi che sia stato vittima di lupara bianca per conto del clan Mallardo è sempre più probabile.
