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venerdì, Marzo 29, 2024
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L’incontro tra Cutolo e Riina a Marano e la strage di Poggio Vallesana: 5 affiliati uccisi e sciolti nell’acido

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La morte di Totò Riina si porterà indietro tanti misteri, compresi quelli dei legami con la camorra napoletana. E’ noto come il capo dei capi abbia avuto, nel corso della sua lunga vita criminale, con i clan della camorra napoletana. L’ultima rivelazione in tal senso è il summit che si tenne a Marano negli anni Ottanta. La città a Nord di Napoli era il regno incontrastato dei Nuvoletta, uno dei pochi clan della camorra napoletana ad avere strettissimi rapporti con la mafia siciliana, ed in particolare quella corleonese.
Lo scrittore Franco Di Carlo intervenne con una polemica in merito ai commenti sul libro di Giorgio Mottola.
Raffaele Cutolo, due giorni dopo la sua evasione dal manicomio criminale di Aversa, si era rifugiato presso i fratelli Nuvoletta a Marano e lì incontrò una sola volta Totò Riina. Nella tenuta di Marano a Poggiovallesana si tenne un summit tra i due capi indiscussi della malavita in Italia. Da una parte Cutolo e dall’altra Riina.

Negli anni ’80 il clan Nuvoletta, unica famiglia affiliata a Cosa Nostra, era retto da tre fratelli Lorenzo Nuvoletta, Ciro Nuvoletta ed Angelo Nuvoletta. Attraverso la gestione del contrabbando di sigarette riuscirono a divenire i più importanti trafficanti di eroina d’Europa utilizzando al meglio i rapporti con i narcos attraverso Cosa Nostra.
Con la vittoria dei Corleonesi di Bontade e Riina i Nuvoletta, che a loro erano legati, incrementano il proprio potere ed i propri affari. Il clan di Marano si trova alla fine degli anni ’80 al centro della più grande alleanza imprenditoriale e criminale che la storia italiana abbia conosciuto: la Nuova Famiglia, cartello di centinaia di clan campani che si organizzarono contro la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo. Uno scontro quello tra NF e NCO che soltanto sul piano militare generò oltre seimila morti, una cifra da guerra.
Totò Riina, il boss dei Corleonesi, organizzò e mise a segno cinque omicidi a Marano. Le vittime appartenevano al clan Bardellino: dopo averli uccisi, il sanguinario boss siciliano fece sciogliere i loro corpi nell’acido.
Nel 2008 Riina venne condannato all’ergastolo in quanto mandante della strage di camorra in cui, il 19 dicembre 1984, vennero uccisi cinque affiliati a un clan a Poggio Vallesana, a Marano.

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