sabato, Luglio 19, 2025
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Scomparsa di Rosa Di Domenico: ricostruiti gli spostamenti di Alì. Corpo di una 15enne trovato carbonizzato in Francia

Si sta arrivando ad un punto di svolta nelle indagini sulla scomparsa di Rosa Di Domenico. Si sta ricostruendo la dinamica dei fatti e gli spostamenti del pakistano che ha circuito la 15enne. Alì Quasib, questo il nome del pakistano trapiantato nel bresciano, ritenuto responsabile dell’allontanamento della minorenne, sparita lo scorso 24 maggio dalla sua cittadina di Sant’Antimo, utilizza sempre la stessa tattica: adescare le sue vittime sui social e portarle con se per poi sparire e far perdere le sue tracce. Ma secondo le indagini svolte dalle tre procure italiane, sul caso Di Domenico, stanno venendo alla luce in quali Paesi europei ha dimorato, in quali comunità è transitato, sempre con un solo obiettivo, con la stessa urgenza: sparire, cambiare pelle, allontanare da sé i riflettori che si sono accesi, quando – tra Napoli e Brescia – è esploso il caso di Rosa Di Domenico. Mesi trascorsi in Francia, in Belgio e, soprattutto, in Germania, approfittando del patto di mutuo soccorso che in genere rafforza le comunità pakistane in giro per il mondo. Una delle ipotesi più avallate al momento sulle modalità di scomparsa della ragazza

è la seguente: la ragazzina è stata portata via da Sant’Antimo, a bordo di un furgone guidato da un connazionale di Alì, un cittadino pakistano che si sarebbe prestato a fare da transfert. Una circostanza che spinge gli inquirenti a verificare l’esistenza di una rete di contatti che potrebbe aver protetto Alì durante il suo allontanamento dall’Italia. Quindi viene smentita l’ipotesi che Rosa avrebbe lasciato Napoli usando un treno per Brescia.
I parenti di Alì, secondo quanto riporta Il Mattino, avrebbero confermato che nei primi giorni della scomparsa della giovane di Sant’Antimo, la 15enne si trovasse con il giovane pakistano, senza però aggiungere alcun particolare sulle sorti della santantimese. Alì avrebbe ‘vagato’ tra le comunità pakistane di Francia e Germania ed è proprio in territorio transalpino che due mesi fa è stato trovato il corpo di una giovane tra i 12 e i 15 anni, carbonizzato e irriconoscibile: un tampone con il Dna è stato inviato in Francia e a giorni si attende la comparazione che chiarirà se quel corpo è compatibile con il profilo genetico della famiglia Di Domenico.