Nella galassia scissionista l’8 luglio del 2010 rappresenta uno zenit. Dopo di allora niente sarà più come prima: in quel giorno infatti venne arrestato Cesare Pagano. Il superboss venne catturato in una villetta di Licola alle quattro e mezzo del mattino. Le due sentinelle, che percorrevano continuamente il piccolo giardino da un capo all’altro, sono riuscite a dare l’allarme, ma a quel punto gli agenti avevano già bloccato l’unica via d’uscita.
Insieme a Pagano e al nipote Carmine c’erano la moglie di Cesare Pagano ed uno dei due generi, Mario Riccio che poi prenderà le redini del sodalizio. Secondo gli investigatori, il capo degli ‘scissionisti’ si nascondeva in quel covo da marzo di quell’anno. Con la sua cattura la guida del gruppo passò proprio a Riccio, originario di Marano. Secondo diversi collaboratori di giustizia il modo di fare di ‘Mariano’ fu all’origine della rottura con le famiglie di Secondigliano e Scampia.