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mercoledì, Febbraio 19, 2025
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«Doveva morire perchè se la faceva con gli scissionisti», per il pentito ad ucciderlo fu il figlio di Paolo Di Lauro

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La storia della camorra di Secondigliano e di Scampia è fatta di molte vendette trasversali. A raccontare di una di queste è stato Gennaro Notturno, uno dei primi a rivoltarsi contro la ‘casa madre’, il clan Di Lauro. Notturno ha in particolare raccontato dell’omicidio di Emanuele Leone, ucciso il 27 dicembre del 2004 al Berlingieri. Leone aveva solo 21 anni e fu eliminato a causa della vicinanza a Carmine Pagano, nipote di Cesarino, capo del clan degli Scissionisti.

«La vittima era un amico di Carmine Pagano, detto “Angioletto” – ha riferito Notturno agli inquirenti – Si diceva che l’autore fu Nunzio Di Lauro che è l’unico dei figli di Di Lauro che hanno sparato. Gli altri mai». L’omicidio fu messo a segno in via Monte Nevoso, una traversa di via dello Stelvio, a pochi metri da una chiesa. Quando fu raggiunto dai sicari, Leone era in sella a una moto Honda di proprietà di un suo amico. I sicari gli spararono diversi colpi di pistola ravvicinati, alcuni dei quali alla testa che non gli lasciarono scampo.

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