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giovedì, Marzo 28, 2024
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Giugliano. Sfratto alla succursale del Minzoni, la protesta: «Città Metropolitana arrogante, ci dia almeno l’Alberghiero»

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Dirigenza scolastica, docenti ed alunni uniti in un’unica battaglia: evitare lo sfratto della succursale di via Danti Alighieri. La questione va avanti dallo scorso maggio quando la Città Metropolitana ha inviato una nota all’istituto intimando lo sgombero del plesso succursale che ospita più di 200 alunni. Il motivo è ridurre la spesa sui fitti passivi ma anche l’assenza dei certificati di sicurezza. L’alternativa proposta dalla Provincia è quella di trasferire studenti e docenti nel plesso di Varcaturo di proprietà del Comune: “Non si possono trasferire ad anno scolastico in corso 300 studenti, tra cui 70 con disabilità, all’improvviso? Ci rendiamo conto del danno che si crea non solo a livello didattico ma anche alle famiglie? – dichiara il dirigente del Minzoni Nicola Rega. “Avevamo sottoscritto un accordo per terminare l’anno scolastico qui ed intanto preparare il trasferimento a Varcaturo salvo l’accettazione di alcune condizioni per noi fondamentali: istituire in quel plesso la sede di un indirizzo Alberghiero, accertare il possesso dei requisiti di sicurezza, migliorare le condizioni di accesso al plesso della fascia costiera dove spesso si verificano allagamenti. Prima ci era stato

detto di sì poi ci hanno detto dalla Città Metropolitana che l’Alberghiero è già previsto a Qualiano e che dunque non è possibile prevedere un’altra sede anche a Varcaturo. Inoltre c’è stata anche la protesta dell’alberghiero di Pozzuoli che si è detto contrario. Noi non vogliamo togliere niente a nessuno – continua Rega – ma visto che la fascia costiera è sinonimo di turismo e che a Giugliano manca un indirizzo del genere, anche in proiezione dei massicci investimenti previsti nel masterplan – riteniamo sia giusto ospitare l’alberghiero nel plesso di Varcaturo”. Gli ha fatto eco il docente Emanuele Carandente: “La politica deve fare scelte coerenti con il territorio, ringraziamo l’Amministrazione comunale con cui siamo costantemente in contatto per risolvere al meglio questa situazione. Sfrattare 300 alunni da un giorno all’altro crea notevoli disagi sia a chi vive la scuola in prima persona sia alle famiglie che saranno costrette a percorrere 20 chilometri in più per accompagnare i figlia a scuola in una zona mal servita dai mezzi pubblici. Per questo motivo – conclude il professor Carandente – tutta la famiglia del Minzoni è in agitazione”.

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