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giovedì, Aprile 18, 2024
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Polemica sul Bilancio a Melito, DeMa: «Variazione ‘truccata’. Da Amente solo spot elettorali»

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E’ stato un Consiglio Comunale ricco di spunti quello che si è svolto poco meno di una settimana fa nell’aula di via Salvatore di Giacomo. In circa cinque ore, l’assemblea ha discusso di dieci punti all’ordine del giorno, alcuni di importanza cruciale e meritevoli di riflessione e approfondimento.
Il Comune di Melito, per sentenze passate in giudicato, è stato condannato a risarcire somme per un totale di 350 mila euro: debiti certi che l’Amministrazione guidata dal sindaco Antonio Amente pagherà con entrate caratterizzate da una fortissima aleatorietà.

La variazione di bilancio votata dalla maggioranza prevede di sanare gran parte dei debiti derivanti dalle sentenze con entrate derivanti dalla tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani riscossa a seguito di attività di verifica e controllo, che, detto in soldoni, equivale a multe che non siappiamo se e quando saranno pagate dai cittadini. Coperture aleatorie e, cosa di certo più grave, in contrasto con il decreto Ronchi e con l’art. 49 DPR 158/99 che vietano di spostare i fondi di quel capitolo per finanziarne altri. Nonostante il parere positivo dei revisori dei conti – non sufficiente – riteniamo che ci sia il rischio che, così facendo, si possa solo peggiorare la situazione economico-finanziaria in cui versano le casse comunali.

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Il gruppo demA, in occasione dell’ultimo consiglio comunale, ha provato ad essere propositivo portando in aula un’interrogazione in merito ai beni confiscati all’ex sindaco Alfredo Cicala e una proposta di ampliamento del regolamento delle trasmissioni streaming dei consigli comunali, ricevendo una risposta insoddisfacente e lacunosa nel primo caso (il sindaco Amente ha glissato sul perché, malgrado la scadenza del termine previsto dalla legge per l’assegnazione dei beni in questione, non si sia ancora proceduto totalmente alla loro destinazione), e incassando un secco “No, grazie” nel secondo caso, nonostante la proposta fosse stata accolta bene, a parole, dalla maggioranza.
Questa amministrazione ha sempre proclamato a gran voce di volersi distinguere rispetto al passato e di voler resettare i comportamenti appartenenti alla vecchia politica, favorendo la collaborazione con l’opposizione e avendo come obbiettivo la trasparenza e il coinvolgimento dei cittadini. Giunti alla “prova del nove”, hanno dimostrato invece come fossero solo spot elettorali.

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