Spietato, uno che pensa solo ai soldi. E’ questo il profilo di Vincenzo Troia tracciato dal collaboratore di giustizia Giovanni Gallo che è stato parte del gruppo criminale di San Giorgio a Cremano. «Mi occupo da sempre di spaccio di droga attività che si svolge chiaramente con “l’autorizzazione ” del clan camorristico locale anzi vi preciso che siccome Enzo Troia reggente a San Giorgio dopo la scissione con gli Abate non permetteva a nessuno di venderedroga al di fuori della sua gestione anche io seguivo questa regola. Se con do le indicazioni di Troia o avrei dovuto comprare la droga da lui oppure avrei potuto comprarla da altri versando però una quota di cento euro a settimana al predetto Troia.
Io lavoravo da anni con Andrea Attanasio, cognato di Enzo Troia (costui ha spostalo la sorella di Attanasio) e la droga l’ho sempre presa da lui e così Attanasio per non essere in difficoltà con il cognato Enzo Troia mi vendeva la
droga – mi dava 50 grammi di cocaina a settimana – a cinquantacinque euro a grammo, anziché cinquanta prezzo di mercato proprio per ché i cinque euro andavano al cognato. Io gestivo una piazza di spaccio nel quartiere dove abito». Il racconto poi continua:« Preciso che nella struttura camorristica Andrea Attanasio aveva capacità criminali sicuramente superiori a quelle del cognato Enzo Troia, che invece voleva solo cercare di prendere soldi in. tutti i modi ed in quel periodo doveva affermare la sua supremazia con il clan Abate e quindi l’omicidio di Ciro
Formicola coniugava diverse esigenze, sia la vendetta per l’estorsione denunciala sia l’obiettivo di colpire una persona vicina agli Abate, tale era il Ciro Formicola e quindi ribadire la supremazia su San Giorgio di Enzo Troia».