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venerdì, Marzo 29, 2024
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«Vien, t’aggia parlà», noto rapper si salva per ‘miracolo’ da un agguato mortale

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Un noto rapper avellinese, Federico Petrone in arte Tsunami, è stato aggredito da un 18enne armato per futili motivi.
Il vero e proprio agguato, come lo definisce l’avvocato del giovane Nobile Viviano, avrebbe origine dalla relazione che il rapper aveva instaurato con la giovane sorella dell’aggressore, e che non si sarebbe conclusa bene: ‘Tsunami”, infatti, il giorno prima aveva postato un brano che parla di una delusione amorosa e successivamente ha confermato che si erano lasciati. Il giovane ha rilasciato un’intervista per ‘Telenostra’ in cui ha raccontato l’aggressione:

a quanto pare i due avevano concordato un appuntamento, chiesto dal fratello dell’ex per ‘parlare’, ma era una trappola: dopo averlo minacciato di morte gli ha sparato al braccio e dopo ha puntato la calibro 9 alla tempia di Federico. Ma il colpo fatale, che con ogni probabilità lo avrebbe ucciso, non è mai esploso: la pistola si è inceppata, dando il tempo a Federico di allontanarsi. Il ragazzo, dopo essere stato ricoverato per la ferita al braccio, ha dichiarato che il motivo scatenante non sarebbe l’effettiva relazione con la giovane ex, ma il fatto che non avrebbe chiesto il ‘permesso’ di frequentarla all’aggressore. Dopo il ricovero sono arrivate nuove minacce di morte, ma la cosa più sconcertante è che, nonostante si parli praticamente di tentato omicidio, il 18enne è stato semplicemente denunciato, ed è a piede libero.

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