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giovedì, Maggio 1, 2025
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“A Roma la politica è mafia”, l’intercettazione nell’indagine contro camorra e ‘ndrangheta

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“Perché la politica là è la mafia, là se vai a Roma politici onorevoli tutti corrotti…perché è proprio la politica di Roma che è così”. Questo il contenuto di in una intercettazione citata nell’ordinanza cautelare, due indagati nella maxi indagine della Dia e di Dda della Capitale che ha portato a 18 misure cautelari. Tra gli arrestati anche Antonio Nicoletti, figlio dell’ex esponente della banda della Magliana Enrico, e Vincenzo Senese, figlio di Michele ritenuto il capo della camorra a Roma. Raggiunto da misura anche Roberto Macori, legato alla “destra eversiva romana, all’ombra di Massimo Carminati, è divenuto prima l’alter ego di Gennaro Mokbel, per poi legarsi a Michele Senese”.

Blitz antimafia è stato condotto stamattina, da parte della Dia su tutto il territorio nazionale. Diciotto misure cautelari, sequestro di beni per oltre 131 milioni di euro e 57 indagati. Sono i numeri di una vasta operazione della Direzione Investigativa Antimafia in corso su tutto il territorio nazionale su disposizione della Dda di Roma.

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I favori ai clan

Le 18 persone destinatarie dei provvedimenti disposti con un’ordinanza dal gip di Roma sono ritenute gravemente indiziate di far parte di due associazioni, con l’aggravante mafiosa, radicate in Roma e finalizzate alla consumazione di estorsioni, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego in attività economiche di proventi illeciti.

Reati aggravati dall’aver agevolato i clan Mazzarella – D’amico, le cosche della ‘ndrangheta Mancuso e Mazzaferro e il clan Senese. Le indagini hanno permesso di scoprire l’esistenza di una vera e propria centrale di riciclaggio, operante in Roma e con interessi in tutto il territorio nazionale.

I nomi degli arrestati

Il figlio dell’ex storico esponente della banda della Magliana, Enrico Nicoletti, e il figlio di Michele Senese, ritenuto il capo della camorra a Roma. Ci sono anche loro due, Antonio Nicoletti e Vincenzo Senese, nella maxi operazione della Dia e dalla Dda di Roma, che ha portato a 18 misure cautelari e al sequestro di 131 milioni di euro. Misura cautelare anche per il produttore cinematografico Daniele Muscariello e il manager musicale Angelo Calculli. Arrestati anche Roberto Macori e Salvatore D’Amico.

Nell’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Ilaria Calò, sono stati raccolti elementi indiziari sull’esistenza di due distinte organizzazioni criminali che “riciclavano ingenti profitti, infiltrando progressivamente attività imprenditoriali in apparenza legali operanti in molteplici campi” come “la cinematografia, l’edilizia, la logistica, il commercio di autovetture e di idrocarburi”, spiega una nota della Procura di Roma.

 

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