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Ancora un crollo stradale al Vomero, mini voragine si apre in via Kerbaker

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Un piccolo sprofondamento si è verificato in via Kerbaker, nel quartiere collinare del Vomero, a Napoli, in corrispondenza di una traccia di lavori effettuati recentemente. La strada è stata chiusa per mezz’ora. Le prime verifiche hanno escluso perdite e infiltrazioni d’acqua nel sottosuolo. La strada è stata successivamente riaperta al traffico.

Il nuovo problema si è verificato a circa 50 metri dalla voragine che ha squarciato via Morghen la scorsa settimana. La Municipalità 5, scrive La Repubblica, aveva inserito la strada nell’elenco di quelle che bisognava verificare con urgenza. Si tratta del secondo cedimento del manto stradale in poco meno di 10 giorni.

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La voragine in via Morghen

Soltanto una settimana fa, in via Morghen si aprì una voragine che inghiottì due automobili. Tanto lo spavento ma fortunatamente non furono registrati feriti. Gli occupanti vennero tratti in salvo dai Vigili del Fuoco. “Siamo miracolati, poteva andare molto, ma molto peggio. Siamo vivi grazie alla prontezza dei militari dell’Esercito” le parole di Giulio Delle Donne, dei due giovani che si trovava in una delle due auto finite nella voragine. Insieme con un amico stava tornando da una festa dopo aver sostenuto un esame universitario. Improvvisamente l’auto è sprofondata, “dopo neanche un secondo è caduto un albero e si è rotta una condoTta dell’acqua. Sono arrivati tre militari del Raggruppamento Campania dell’Esercito italiani impegnati nell’operazione Strade Sicure che si trovavano in zona e ci hanno salvati”.

“Erano passate da poco le 4. Ci è sprofondata – racconta Giulio Delle Donne – la strada sotto i piedi. Si è rotta la condotta, potevamo essere invasi dall’acqua. Sono arrivati i tre militari, anche un passante”. I soldati si sono calati nell’abitacolo, hanno tirato fuori uno dei due giovani, l’altro è stato aiutato a uscire dallo sportello posteriore. “Ce la siamo cavata con qualche graffio, per fortuna. Grazie alla prontezza di questi militari siamo vivi. Spero – dice Delle Donne che è anche consigliere municipale – che dopo tutti questi episodi ci si decida finalmente di procedere a una mappatura dello stato degli impianti”.

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