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Blitz tra a San Pietro a Patierno, un arresto nel feudo del clan Contini

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La polizia non va mai in ferie. Sembra il titolo di un poliziottesco anni Ottanta e invece è quanto sta accadendo nell’area nord. L’ennesimo arresto effettuato dagli uomini della squadra investigativa del commissariato di Secondigliano (guidato dal dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito). Le ‘aquile’ con la giubba hanno colpito in picchiata ieri sera a San Pietro a Patierno nella zona al confine con Poggioreale. Durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti hanno notato in via dello Scirocco un uomo. Questi, mentre stazionava sulle scale esterne di un edificio, ha consegnato qualcosa a un giovane in cambio di denaro. La zona è quella delle ‘case occupate’ di via dello Scirocco.

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La zona di San Pietro a Patierno

L’area ricade nel quartiere San San Pietro a Patierno ed è rappresentata dall’asse ‘case della Reggia’, ‘Bronx’ e ‘case occupate’. Un’area in cui è presente una vasta zona di spaccio di cocaina, hashish e marijuana, di grande profitto per la criminalità organizzata, lì riferibile al clan Contini.  I poliziotti, dopo aver bloccato l’uomo, lo hanno trovato in possesso di un astuccio con 11 bustine contenenti hashish per un peso complessivo di circa 14 grammi e della somma di 20 euro. Antonio Bove, napoletano di 60 anni, arrestato con le accuse di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. La zona è già stata ‘teatro’ di altri arresti in passato. Proprio lì avvenne il sequestro di mezzo chilo di cocaina purissima e sette chili di hashish.

L’ultimo intervento degli agenti di Secondigliano

Prima dell’arresto di ieri sera a San Pietro a Patierno i poliziotti del commissariato di Secondigliano avevano ‘colpito’ qualche giorno prima nei pressi del parco Acacie di Casavatore al confine con il rione Berlingieri. Altra ‘zona calda’ insieme alla stessa San Pietro a Patierno. Qui avevano notato un uomo che, dopo aver consegnato qualcosa ad un giovane in cambio di denaro, si è diretto all’interno di un edificio per poi tornare in strada. I poliziotti lo hanno bloccato trovandolo in possesso di un borsellino con cinque involucri contenenti cocaina per un peso complessivo di circa 2 grammi e della somma di 120 euro; mentre, presso l’appartamento dello stabile da cui era uscito, hanno trovato una persona che ha dichiarato di aver appena acquistato una “dose” dallo spacciatore. E così Vincenzo Mirabile, napoletano di 38 anni, è stato arrestato per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e l’acquirente è stato sanzionato amministrativamente. Anche in pieno agosto non si fermano dunque gli interventi ‘a picchiata’ degli uomini del commissariato di Secondigliano.

Prima di Casavatore l’intervento a via del Cassano

La settimana prima gli agenti di Secondigliano si erano resi protagonisti di un altro arresto. I poliziotti, durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostante stupefacenti, hanno notato in via del Cassano un uomo a bordo di uno scooter che, alla loro vista, si è dato alla fuga impattando contro un autobus in transito. I poliziotti hanno bloccato l’uomo trovato in possesso di 17 involucri contenenti cocaina per un peso complessivo di circa 4,1 grammi. Gennaro Iorio, 45enne napoletano di Scampia conosciuto nel quartiere come ‘Macchiulella’, arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Denunciato inoltre poiché sorpreso alla guida del veicolo con patente revocata in quanto già sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali. Iorio è figlio di Vincenzo, una delle tante vittime della faida di Secondigliano e Scampia. Il padre Vincenzo fu ucciso a Casavatore nel dicembre del 2004 dinnanzi ad una pizzeria: in azione due sicari. L’uomo, scissionista della prima ora, colpito in diverse parti del corpo da numerosi colpi di arma da fuoco. Quando arrivarono sul posto, i carabinieri non trovarono nessuno all’interno della pizzeria: anche i dipendenti erano scappati per il timore di dover testimoniare.

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