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venerdì, Marzo 29, 2024
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Commercio, 658 ispezioni dei Nas in provincia di Napoli in 4 mesi

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di Angelo Covino

E’ un bilancio frutto di un lavoro quotidiano, intenso e diffuso su tutto il territorio, quello dei primi quattro mesi del 2022 dei Carabinieri del Nas di Napoli, guidati dal tenente colonnello Alessandro Cisternino. 659 le ispezioni di natura igienico – sanitaria effettuate, di cui 220 risultate non conformi, volte alla tutela della salute pubblica nei settori della sanità sia pubblica che privata. Particolare attenzione è stata posta al rispetto delle normative per il contrasto dell’emergenza Covid – 19, a quelle che regolano l’esercizio delle professioni sanitarie ed ancora al controllo di farmaci e stupefacenti, la salubrità degli alimenti che finiscono sulle nostre tavole, il campo dell’antidoping, degli animali da reddito, il benessere animale, i cosmetici e la sicurezza sui luoghi di lavoro.

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Significativi i numeri dei sequestri amministrativi che, in totale, superano il valore di oltre 3milioni di euro. Ben 366 le sanzioni amministrative elevate per un importo che ammonta ad oltre 400mila euro. Inoltre, nel corso di questo primo quadrimestre, sono state segnalate 129 soggetti alle autorità amministrative.

Numerose le strutture interessate dai controlli. Il personale del Nas di Napoli ha ispezionato: ospedali, cliniche veterinarie, studi dentistici, laboratori di analisi, centri estetici, strutture ricettive per anziani, mense scolastiche, laboratori per la produzione di alimenti. Un altro settore che ha visto un’attività di monitoraggio capillare è quello della sicurezza alimentare. Numerose le ispezioni effettuate in ristoranti, bar, caseifici, macellerie, pasticcerie, panetterie, con il sequestro di circa quattro quintali di alimenti privi dell’idonea tracciabilità. Controlli questi, che hanno comportato la chiusura di ben 19 strutture del valore di oltre 2 milioni di euro.

Sequestri puntuali anche nel campo di dispositivi medici, cosmetici, fitosanitari, medicinali, giocattoli e gadget per bambini, posti in vendita nonostante la conclamata pericolosità e privi dei requisiti necessari alla commercializzazione. Tornando al settore alimentare, le violazioni più frequenti sono risultate: la somministrazione di alimenti surgelati non indicati come tali nei menù e la vendita di prodotti ittici, diversi per qualità e provenienza rispetto a quella riportata sull’etichetta.

I controlli dei Carabinieri del Nas proseguiranno senza sosta nei prossimi mesi ponendosi come una garanzia costante per la tutela della salute pubblica e della sicurezza del cittadino

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