Nelle ultime settimane si è diffusa un’idea consolidata tra tifosi e media: Antonio Conte non darebbe il giusto spazio ai nuovi acquisti e non sfrutterebbe appieno la rosa del Napoli. Analizzando, però i dati relativi alle prime 15 partite stagionali delle squadre impegnate in Europa tra campionato e coppe, emerge una realtà molto diversa, che smentisce numeri e percezioni comuni.
Utilizza i nuovi acquisti più di tutti
Contrariamente a quanto spesso si dice, il Napoli è la squadra italiana che ha impiegato di più i calciatori arrivati in estate. La media minuti di un singolo nuovo acquisto è di 590,25 minuti (poco meno della metà dei minuti totali), superiore a Inter (505,83) e Atalanta (524). Staccate Bologna (496,33), Roma (458,12) e Fiorentina (438,33). Mentre i nuovi della Juventus sono fermi addirittura a 331 minuti (il 25% delle gare disputate).
Questi dati dimostrano, dunque, che Conte, complici anche gli infortuni di alcuni titolarissimi, ha integrato i volti nuovi della squadra, smentendo l’immagine di un tecnico “diffidente verso gli acquisti estivi” e confermando un approccio inclusivo e immediato.
Cade il falso mito degli infortuni da usura
Un’altra convinzione diffusa è che l’eccessivo utilizzo dei giocatori porti a infortuni muscolari. Anche in questo caso i numeri raccontano un’altra storia. Considerando le 15 partite giocate, solo 11 giocatori del Napoli hanno superato quota 700 minuti, circa la metà dei minuti totali, come Atalanta, Bologna e Fiorentina.
Le uniche squadre a far funzionare meglio il turnover sono state l’Inter e la Roma (9 giocatori), peggio di tutti la Juventus (12).
Il dato mostrarebbe chiaramente che Conte distribuisca i carichi di gioco in maniera equilibrata, senza sovraccarichi particolari. Il mito degli infortuni legati ai minuti giocati non è, dunque, confermato dai numeri.
Conte sfrutta la rosa più di tutti
Infine, un’altra critica ricorrente riguarda il presunto scarso utilizzo della rosa. Anche questo non trova riscontro nei dati. Il Napoli è la squadra con meno calciatori sotto i 270 minuti stagionali (equivalenti a 15-20 minuti a partita) tra quelli che hanno messo piede almeno una volta in campo: si tratta dei giovani Ambrosino (35) e Marianucci (90) e dell’olandese Noa Lang, che, nonostante il grande investimento estivo, fatica a trovare spazio (non incluso Vergara che ha giocato appena 90 secondi).
Solo l’Atalanta è in scia degli azzurri, a seguire Fiorentina e Inter (4 calciatori), a chiudere ancora una volta la Juventus con addirittura 6 bianconeri sotto il muro dei 270 minuti stagionali.
Al di là dei luoghi comuni e dei giudizi mai troppo teneri sul tecnico salentino, questi numeri confermano che Conte ha finora sfruttato quasi totalmente la rosa a disposizione, dando opportunità anche ai giocatori meno impiegati e sfatando l’idea di una gestione monotitolare della squadra.


