l Consiglio dei Ministri deciderà per l’ok alla relazione sulla nuova richiesta di flessibilità, l’inizio dell’esame del secondo decreto sulle misure economiche anti-coronavirus e maggiori risorse per la Protezione civile. Dopo l’ok allo sforamento dai saldi di bilancio (si parte da 3,6 miliardi) dal governo partirà la lettera all’Ue in cui viene comunicata la decisione. Mercoledì 11 marzo, le Camere esamineranno l’autorizzazione allo scostamento di bilancio. Nelle prossime tre settimane la Camera dei Deputati lavorerà solo il mercoledì su “atti urgenti e indifferibili”.
Rinviato sine die il referendum per il taglio dei parlamentari previsto per il 29 marzo.
Scuole e università chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo: una decisione presa dal Governo seguendo la “linea della massima precauzione”. E ancora: sospensione in tutto il Paese, come per le zone rosse, di manifestazioni ed eventi “di qualsiasi natura” e “in qualsiasi luogo”; partite e competizioni sportive, compresa la serie A, a porte chiuse; sport di base che non si ferma ma solo a condizione che vengano rispettate le raccomandazioni dell’Istituto superiore di Sanità.
Il governo vara – dunque – una nuova stretta per tentare di arginare la diffusione del coronavirus, con i malati che hanno ormai superato i 2.700 e l’intero Paese.
“E’ stata fatta una scelta di sospendere fino al 15 marzo” le scuole, “con la possibilità di riconsiderare e rimodulare la scelta in base a quello che sarà lo scenario epidemiologico che andremo a verificare giorno per giorno”, ha detto il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli in conferenza stampa non escludendo la possibilità di un allungamento della misura.
“Potrebbe configurarsi questa eventualità” ha risposto infatti a chi gli chiedeva se fosse ipotizzabile un allungamento dei tempi.

