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Delivery della droga a San Pietro a Patierno, raffica di sconti in appello per il gruppo di ‘Totore Marlboro’

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Un gruppo capace di smistare più di cento dosi di cocaina al giorno. Quello dei Romano con base a San Pietro a Patierno smantellato da una brillante operazione di polizia nel novembre dello scorso anno. Un’indagine partita da lontano, dal 2021, che ha dato i suoi frutti con il maxi blitz dei mesi scorsi che ha disarticolato uno dei gruppi più attivi nel panorama dello spaccio su tutta la zona nord.

Dopo la stangata del primo grado l’appello ha regalato significativi sconti di pena. La Corte d’appello di Napoli ha rideterminato la pena per Salvatore Romano alias ‘Totore Marlboro’ che è passato dai 15 anni del primo grado ai 9 anni e sei mesi: Romano senior era difeso dagli avvocati Leopoldo Perone e Luca Mottola. Buon risultato anche per il figlio Daniele che, difeso da Leopoldo Perone e Domenico Dello Iacono, è passato dai 14 anni del primo grado a 9 anni e sei mesi.

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Sconto di pena anche per la moglie di Daniele Romano, Giuseppina Esposito, che dai 4 anni del primo grado passa a 2 anni e dieci mesi: anche la donna era difesa da Leopoldo Perone e Luca Mottola. La Esposito era stata assolta in primo grado dall’associazione e contro questa decisione il pubblico ministero aveva presentato appello con il procuratore generale aveva chiesto 18 anni in appello. Richiesta caduta nel vuoto con l’ulteriore sconto di pena per la donna. Pene ribassate anche per Antonio Russo, condannato a 6 anni e cinque mesi in continuazione con altra sentenza, difeso da Luca Mottola, mentre Cristofaro Alfano ha rimediato una condanna a 6 anni e tre mesi.

Per tutti già in primo grado era caduta l’aggravante mafiosa. L’inchiesta svelò che le richieste di cocaina venivano formalizzate via telefono, con utenze dedicate, e, ovviamente, utilizzando messaggi cifrati. Gli inquirenti – tenendo sotto controllo le conversazioni – avevano anche scoperto che l’espansione del gruppo capeggiato dai Romano verso Casoria aveva innescato una fibrillazione con la camorra locale. Uno dei loro pusher, infatti, sorpreso durante una consegna, fu aggredito e picchiato.

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