Il fatto è accaduto a Montecatini Terme in provincia di Pistoia. L’autorità giudiziaria di polizia ha già provveduto a denunciare la donna, specificando come: “l’indagine sia nata durante la valutazione di una pratica per il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi familiari presentata dalla donna“.
Il caso di bigamia
Secondo l’articolo 556 del codice penale, “chiunque, essendo legato da matrimonio avente effetti civili ne contrae un altro, pur avente effetti civili, è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Alla stessa pena soggiace chi, non essendo coniugato, contrae matrimonio con persona legata da matrimonio avente effetti civili. La pena è aumentata se il colpevole ha indotto in errore la persona, con la quale ha contratto matrimonio, sulla libertà dello stato proprio o di lei“.
Cosa rischia la donna?
Una volta accertato il caso di bigamia la pratica per il rilascio del permesso di soggiorno è stata sospesa e la donna è stata denunciata. Le indagini, però, proseguono. Gli agenti di Polizia dovranno chiarire alcuni dettagli della vicenda e verificare se vi siano altre implicazioni. La legge, inoltre, prevede la possibilità di estinguere il reato in determinate circostanze: se il primo matrimonio viene dichiarato nullo o se il secondo viene annullato per motivi estranei alla bigamia. Se dovessero presentarsi una di queste due possibilità il reato può essere considerato estinto. Di conseguenza gli effetti penali cessano anche nei confronti del marito – il secondo – della donna. Invece, se dovessero essere confermati la donna albanese rischia la reclusione da 1 a 5 anni.
Il doppio marito
Le indagini degli agenti hanno evidenziato come la donna, con residenza in Albania, si sia sposata lo scorso marzo a Montecatini Terme. Tuttavia, aveva già un altro marito, un cittadino italiano con la quale si era unita in matrimonio a Milano nel 2004.


