Home Varie Furti d’auto, ordinanza annullata per la banda di napoletani: scarcerati

Furti d’auto, ordinanza annullata per la banda di napoletani: scarcerati

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Il tribunale del Riesame di Napoli, Ottava Sezione, ha annullato l’ordinanza applicativa della misura cautelare applicata nei confronti di 5 persone per i reati contro il patrimonio. L’ordinanza del Gip dott. Enea è stata annullata accogliendo l’istanza dell’avvocato Salvatore d’Antonio circa l’insussistenza dell associazione così come contestata
Pertanto sono stati rimessi in libertà i suoi assistiti Iodice Luca, detenuto a Poggioreale ed ora agli arresti domiciliari, e De Rosa Raffaele che era ai domiciliari, è libero.
Nel blitz furono presi anche Acampa Carmine, Maiello Emanuele, Esposito Luigi. 

 Il comunicato del blitz

L’operazione risale a 16 giorni fa. Ad essere colpiti dall’ordinanza restrittiva Luca Iodice, napoletano di 24 anni, Raffaele De Rosa, 29enne di Napoli; Luigi Esposito, detto ‘o chiatt, 24enne di Mugnano di Napoli; Domenico Quindici, 24enne di Napoli. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Carmine Acampa, 23enne di Napoli, e Giovanni Rullo, 22enne di Napoli.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, costituiva l’epilogo di un’attività investigativa dei carabinieri di Vairano Scalo, svolta tra febbraio e settembre del 2018. Tutto comincia con il furto di un’auto nei pressi della stazione ferroviaria di Vairano-Caianello ed ha poi riguardato diversi episodi di furti di veicoli commessi dalla banda, almeno 8 quelli riusciti e tre i tentati. I raid sono avvenuti nelle province di Caserta, Napoli e Latina.

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Secondo quanto accertato dagli investigatori la banda si spostava tra le province utilizzando l’auto di Luca Iodice e, dopo aver localizzato i veicoli, tutti di nuova immatricolazione e pertanto di rilevante valore, mettevano a segno il colpo. Dalle indagini, svolte mediante appostamenti e pedinamenti ma anche attraverso la costante attività di intercettazione, è emerso come l’organizzazione criminale per implementare la propria operatività aveva acquistato lo spinotto, dal valore di circa 600 euro, in modo da decodificare le chiavi delle auto prese di mira e permetterne l’accensione in maniera agevole. Unico impedimento per la banda erano i dispositivi blocca sterzo.

Inoltre era stata predisposta una sorta di cassa comune per far fronte alle spese per il reclutamento di nuovi elementi, da retribuire, per condurre le vetture rubate presso i ricettatori, in attesa di effettuare eventuali richieste di cavallo di ritorno. Le auto rubate venivano quindi portate a Secondigliano o Casoria dove venivano sottoposte alla “bonifica”, cioè alla rimozione di eventuali dispositivi satellitari.

Per gli investigatori la banda era ben organizzata con i colpi che venivano programmati. Il piano d’azione era addirittura di rubare 5 auto al giorno dal lunedì al giovedì; lasciandosi il venerdì per la consegna ai ricettatori. Sabato e domenica liberi.

Ugualmente ripartiti tra i componenti anche gli utili, circa 250 euro per ogni vettura rubata, mentre ai partecipi occasionali veniva data una “mazzetta” da 50 euro per ogni auto. Complessivamente il bottino delle auto rubate si aggira intorno ai 100mila euro. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno rinvenuto e restituito ai proprietari 5 veicoli oggetto di furto.

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