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giovedì, Marzo 28, 2024
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Giuseppe Mandara è morto a Napoli, oggi l’ultimo saluto al ‘re delle mozzarelle’

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Ieri è morto Giuseppe Mandara, noto imprenditore casertano nel settore caseario. Era il patron dell’omonima azienda, marchio noto in Italia e all’estero perciò Peppino venne soprannominano il re delle mozzarelle. Il 76enne era originario di Mondragone dove ancora oggi ha sede lo stabilimento dell’azienda ma da tempo risiedeva a Napoli, infatti, oggi alle 16.30 si terranno i funerali nella chiesa di San Pasquale a Chiaia

LA STORIA DELL’IMPERO MANDARA

La storia dei Mandara comincia su un treno che, agli inizi degli anni Settanta, porta il giovane Peppino Mandara dal collegio di Sorrento alle cremerie dello zio Francesco, vero e proprio pioniere dell’oro bianco in Campania.

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Peppino Mandara, il futuro patron di un’azienda che conquisterà i mercati internazionali e legherà il proprio nome ad alcuni dei brand più famosi dell’agroalimentare, appena può «scappa» da scuola e corre in città. Ha voglia di imparare ma soprattutto ha voglia di sperimentare, Peppino. Viene da una famiglia con solide radici nel mondo caseario: ad Agerola, sui Monti Lattari (un nome che è un po’ un segno del destino) i Mandara producono il miglior fior di latte della zona. Ma Peppino è affascinato da quel che sta creando zio Francesco nel capoluogo: una catena di cremerie che offrono al grande pubblico quei piccoli «gioielli di sapore» che conoscono solo i fortunati che vivono nelle località di produzione.

Da Mondragone la migliore mozzarella di bufala tradizionale

A «bottega», Peppino impara l’arte dei maestri casari che trasformano il latte nella mozzarella più buona al mondo e in tante altre «creazioni». E, al contempo, partecipa alla trasformazione della catena di cremerie di zio Francesco che, a ridosso degli anni Ottanta, arriva a contare ben otto punti vendita tra Napoli, Roma e Milano. Cresce l’impresa e crescono anche le esigenze della produzione. L’opificio che, nel frattempo, si è dedicato esclusivamente al rifornimento delle cremerie, si sposta nella «patria» della mozzarella di bufala, il litorale domizio. A Mondragone, per l’esattezza. E qui inizia la vera e propria avventura di Peppino Mandara. Così nasce la più buona mozzarella di bufala campana!

Mandara: tradizione e innovazione

Quel treno che percorreva la costiera sorrentina e il litorale del Miglio d’Oro, fino a Napoli, è ormai un ricordo sbiadito. Peppino Mandara ha messo a frutto gli insegnamenti di famiglia e sviluppato uno speciale intuito per l’innovazione. Un intuito che gli permetterà di percorrere strade commerciali con dieci anni di anticipo sul mercato caseario. Nel 1983, Peppino rileva da zio Francesco l’opificio di Mondragone. Sotto la sua guida, la «Ilc Mandara» continua a crescere ed esce definitivamente dai confini campani per affermarsi come leader del mercato.

Impresa Mandara, una grande famiglia allargata

Ogni tanto, però, capita che Peppino ripensi a quel treno. E così nasce l’idea, inedita per quel tempo, di inviare al nord la mozzarella fresca servendosi delle linee ferroviarie più veloci dell’epoca. È un successo. A Milano, Torino e in tutto il Settentrione, arrivano ogni giorno chili e chili di mozzarelle di bufala, bocconcini, trecce, ricotte e provole. Bontà mai provate prima.

L’opificio di Mondragone nel frattempo è diventato una realtà industriale a tutti gli effetti ma la gestione, la cura per i dettagli, l’attenzione di Peppino e dei suoi collaboratori sono quelli di sempre. L’impresa è una grande famiglia allargata.

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