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Indagato il presidente dell’Ordine dei Commercialisti nell’inchiesta Original Marines

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Otto persone sono indagate dalla Procura di Nola per i reati di falso in bilancio, indebita percezione di erogazioni pubbliche, esercizio abusivo di attività finanziaria e utilizzo in dichiarazione di fatture false. Secondo il sito GiustiziaNews24 sono stati indagati c’è anche Eraldo Turi, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Napoli, e il presidente del Cda di Orginal Marines, Antonio De Vincenzo. 

A ciascuno degli indagati il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha notificato un’ordinanza con la quale il gip di Nola, su richiesta degli inquirenti, ha disposto l’interdizione dall’esercizio dell’attività d’impresa per la durata di un anno.
Oltre alle misure cautelari personali, è stato disposto un sequestro preventivo di beni fino a concorrenza di 37,2 milioni di euro, pari al profitto dei reati accertati.

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Le indagini delle Fiamme Gialle

Secondo quanto emerso dalle indagini, a partire dal 2017, la società è stata al centro di un processo di riorganizzazione che ha determinato un aumento dei punti vendita diretti e una riduzione dei negozi gestiti in franchising. Contestualmente, però, è emerso dagli accertamenti, gli indagati hanno falsificato i bilanci degli esercizi dal 2018 al 2021 occultando le perdite derivanti dal mancato incasso di crediti commerciali nei confronti degli esercizi affiliati.

I finanziamenti garantiti dallo Stato

Tutto questo ha consentito alla Original Marines Spa di ottenere due finanziamenti garantiti dallo Stato, attraverso la SACE, per complessivi 31,5 milioni di euro. Inoltre, avvalendosi di fatture per operazioni inesistenti emesse dagli imprenditori appartenenti alla rete distributiva, la società ha beneficiato di una indebita detrazione di Iva per quasi 6 milioni di euro. Secondo gli inquirenti, la “Original Marines Spa” ha imposto acquisti di merce ai negozi gestiti in franchising costringendoli in una grave situazione di crisi finanziaria, superata solo grazie a finanziamenti dalla stessa concessi in assenza delle autorizzazioni previste dal Testo Unico Bancario.

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