C’è anche una conversazione captata in ambientale tra esponenti del clan Sorianiello e quelli dei Licciardi tra i retroscena svelati dalla nuova inchiesta che ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 21 persone.
In particolare gli uomini della Dda di Napoli hanno registrato una conversazione tra presenti (ambientale), intercorsa tra Simone Sorianiello, assurto ai vertici del clan dopo l’arresto di Giuseppe Mazzaccaro, Raffaele Caprio, inteso o’cuppin, capo della piazza di spaccio che insiste nel Parco 99 di Rione Traiano, nonché appartenente al gruppo di fuoco dei Sorianiello e già condannato per la strage di Castel Volturno, Alfonso Sorrentino, inteso o’ buttafuori, già affiliato agli Iadonisi ed ora organico ai Sorianiello. Insieme a lui il braccio destro del reggente dei Licciardi Paolo Abbatiello, ossia Luigi Esposito, accompagnato da suo figlio Gennaro.
Tale conversazione è di rilevante interesse investigativo poiché consente di ricondurre i motivi della visita di Esposito ad un’aggressione patita da un nipote non identificato di Ciro Trambarulo sicché è certamente nell’interesse di quest’ultimo che Esposito abbia agito da portavoce testimoniano i buoni uffici del clan di Secondigliano presso quelli dell’area flegrea.
Dall’arresto di Maria Licciardi ai nuovi reggenti, sgominato il clan
