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sabato, Aprile 20, 2024
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Manifesti funebri, impazza l’affissione abusiva nelle strade dell’hinterland giuglianese

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Il luogo preferito per le affissioni funebri sono per inspiegabili ragioni le cassette di telecomunicazioni sui marciapiedi.
Questa pessima abitudine,  diventata ormai una consuetudine nasce dalla assoluta mancanza di spazi idonei per tali affissioni che dovrebbero essere resi disponibili dai comuni.
La materia, è disciplinata dal D.Lgs 507 del 15/11/del 1993 e dalle finanziarie del 2005 e 2007 in cui si stabilisce che i comuni devono predisporre idonei spazi per tale servizio che viene reso gratuitamente alla comunità.
Molti comuni però non hanno fatto nulla in merito e, le imprese funebri, hanno pensato bene di approfittare degli armadietti delle società di telecomunicazioni poste sui marciapiedi per affiggere i loro annunci.
L’affissione così intesa è indecorosa per i defunti e crea problemi di gestione della manutenzione delle linee telefoniche da parte degli operatori.
Difatti gli sportelli, comprese le serrature sono totalmente coperti dal manifesto selvaggio e gli operatori sono costretti a rimuoverli per poter operare.
L’alternativa a tale obbrobrio, potrebbe essere risolto dalle imprese funerarie che previa autorizzazione del comune ed il pagamento di una concessione annuale, potrebbero allestire idonei spazi che darebbero dignità alla dovuta informazione alle comunità dei concittadini defunti.
L’aspetto più triste della vicenda è però un altro, ovvero la polizia municipale dovrebbe sanzionare le imprese per affissione abusiva e le società proprietarie degli armadietti di telecomunicazioni dovrebbero denunciarle per danneggiamento, ma quasi mai questo avviene, forse anche per rispetto ai trapassati.
Il modo però per rendergli il giusto rispetto è quello di affiggere i manifesti di annuncio funebre  in spazi adeguati e dignitosi.

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