Occorrerà attendere un paio di mesi per avere una risposta sulle cause del decesso di Helen Comin. La 50enne di Cittadella (Padova) è morta il 10 settembre scorso all’ospedale di Castelfranco Veneto. Cinque giorni prima, la donna si era sottoposta ad un’operazione per la sostituzione di protesi al seno, nella struttura sanitaria privata Diviclinic.
L’autopsia, condotta all’obitorio dell’ospedale castellano dal medico legale Claudio Terranova, di Padova, non avrebbe rilevato alcuna relazione evidente tra l’intervento chirurgico e l’arresto cardiocircolatorio sopraggiunto in fase postoperatoria, e dunque sarà necessario condurre analisi più approfondite sui tessuti e sui fluidi prelevati dalla salma. Per la vicenda sono indagati dalla Procura di Treviso il titolare di Diviclinic, Antonio Di Vincenzo, e l’anestesista Fabio Toffoletto.
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Helen Comin era arrivata in una clinica estetica di Castelfranco Veneto per sottoporsi ad un intervento al seno. Subito dopo l’operazione, però, è insorto un arresto cardiaco che le avrebbe provocato una grave ipossia al cervello. Come riporta il Corriere della Sera la 50enne è stata ricoverata d’urgenza presso l’ospedale castellano, purtroppo è morta martedì 10 settembre dopo 5 giorni di coma.
Helen era originaria di Rosà, nel Vicentino, ma era residente da anni a Pozzetto di Cittadella. La Procura di Treviso ha aperto un fascicolo in cui viene ipotizzato il reato di omicidio colposo. Indagati risulterebbero il chirurgo che ha fatto l’intervento e l’anestesista. La decisione del sostituto procuratore Giovanni Valmassoi è un atto dovuto dal momento che i due medici sono chiamati a nominare i consulenti di parte. L’autopsia è prevista per il pomeriggio di oggi 13 settembre che è stata affidata Claudio Terranova, anatomopatologo dell’università di Padova. Helen Comin era sposata con Stefano, viveva con lui a Pozzetto di Cittadella insieme ai loro quattro figli.