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A Giugliano i militari della locale Stazione hanno arrestato Nicola Maione, classe ’82, in esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord dovendo espiare un cumulo di pene concorrenti pari a 7 mesi e 12 giorni di reclusione, poiché riconosciuto colpevole dei reati di contrabbando di tabacchi lavorati esteri, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, commessi nell’anno 2017 in Napoli e Giugliano in Campania.
Il precedente
Fu arrestato nel 2007 per spaccio di droga, dopo 11 anni è stato assolto dalle accuse. Protagonista della vicenda è il 35enne di Giugliano Nicola Maione. Il Tribunale di Napoli, presidente, Dott.ssa Antonia Napolitano Tafuri, accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Luigi Poziello, ha assolto il 35enne giuglianese dall’accusa di spaccio di stupefacenti, nonostante il pubblico ministero avesse chiesto, a seguito di giudizio ordinario, la condanna a 6 anni di reclusione.
I fatti risalgono al 2007, allorquando la Direzione Distrettuale Antimafia chiese ed ottenne una ordinanza di custodia cautelare (in carcere ed ai domiciliari) a carico di una decina di soggetti, i quali erano ritenuti responsabili di aver creato una fiorente piazza di spaccio nella zona di Licola mare, secondo l’ipotesi investigativa per conto dell’allora clan dominante, Longobardi-Beneduce, grazie anche alle dichiarazioni di un testimone di giustizia.
La maggior parte degli imputati scelse il giudizio abbreviato. Nicola Maione, insieme a Barletta Tommaso (deceduto durante la lunghissima istruttoria dibattimentale, il processo ordinario è durato oltre 6 anni, ndr) al fine di dimostrare la sua innocenza, scelse il giudizio ordinario. Decisione che gli ha dato ragione essendo stato assolto da ogni accusa.
I fatti risalgono al 2007, allorquando la Direzione Distrettuale Antimafia chiese ed ottenne una ordinanza di custodia cautelare (in carcere ed ai domiciliari) a carico di una decina di soggetti, i quali erano ritenuti responsabili di aver creato una fiorente piazza di spaccio nella zona di Licola mare, secondo l’ipotesi investigativa per conto dell’allora clan dominante, Longobardi-Beneduce, grazie anche alle dichiarazioni di un testimone di giustizia.
La maggior parte degli imputati scelse il giudizio abbreviato. Nicola Maione, insieme a Barletta Tommaso (deceduto durante la lunghissima istruttoria dibattimentale, il processo ordinario è durato oltre 6 anni, ndr) al fine di dimostrare la sua innocenza, scelse il giudizio ordinario. Decisione che gli ha dato ragione essendo stato assolto da ogni accusa.
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