9.4 C
Napoli
giovedì, Aprile 25, 2024
PUBBLICITÀ

Nuovi inceneritori in Campania, Costa risponde a Salvini: “Confonde mele con le banane”

PUBBLICITÀ

 «I rifiuti speciali abbandonati in strada non rientrano nella filiera legata all’attività di un inceneritore. In questo modo si confondono le mele con le banane». È quanto detto stamattina dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa nel corso di un incontro a Scampia sulle varie “Terre dei fuochi’’ in Italia alla presenza dei ragazzi del Campus Antimafia organizzato dall’Officina delle Culture Gelsomina Verde. Le parole del generale dei carabinieri suonano come una risposta al vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, con il quale c’è stato in questi giorni uno scambio di vedute circa il contrasto ai roghi tossici che anche quest’estate stanno funestando diversi territori della Campania. Com’è noto, Salvini è propenso alla realizzazione di 5 nuovi inceneritori per ogni provincia della Campania. Ipotesi, questa, che scartata dal ministro Costa che ricorda come «lo sversamento dei rifiuti speciali è un atto criminale, parliamo di criminalità organizzata. Materiali come vernici o pellami non potranno mai essere trattati da un inceneritore. Si tratta di un fatto tecnico, non politico». Il ministro dell’Ambiente piuttosto continua a chiedere un maggiore coinvolgimento del Viminale nel mettere a disposizione risorse delle forze dell’ordine per individuare chi appicca il fuoco e chi sversa illecitamente.

 

[VIDEO]. Sito di interesse regionale o nazionale, Costa risponde a sindaci e cittadini: “A me interessano solo le bonifiche”

«Il mio – afferma Costa – non è una “jaccuse’’ al ministro dell’Interno quanto piuttosto un appello: dacci una mano perché qui c’è bisogno di forze di polizia. Siccome ci sono stato per 35 anni nelle forze di polizia, sappiamo come si può intervenire perché conosciamo i luoghi dove ci sono i roghi tossici, dove avvengono e anche a che ora. Di criminali che sversavano ne ho arrestati». Ma, ribadisce, «le forze di polizia non le gestisco io ma il ministro dell’Interno al quale dico di darci una mano».

PUBBLICITÀ

Nocciolo della questione, sempre e comunque, resta l’attività di bonifica delle aree – dall’hinterland napoletano al casertano ma il problema s’allarga a macchia di leopardo in tutt’Italia – inquinate. Costa ricorda: «Per accelerare le bonifiche ho depositato un disegno di legge governativo, che è stato diramato tra i vari ministeri con i quali c’è la concertazione. I ddl andrà sul tavolo della Conferenza Stato-Regioni nei prossimi giorni, subito dopo la pausa di Ferragosto. Le bonifiche, non solo in Campania ma in tutt’Italia, procedono ancora troppo lentamente e il cittadino il risultato non lo vede. Una bonifica non può durare vent’anni. La messa in sicurezza e bonifica devono durare al massimo due anni. Noi ridotto da tanti a pochi anni e attendo che il Parlamento approvi la norma».

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Stangata per il clan Sorianiello, per il gruppo della ’99’ quattro secoli di carcere

Quasi quattro secoli di carcere. Una vera e propria mazzata per il clan Sorianiello, gruppo attivo nella zona 99...

Nella stessa categoria