PUBBLICITÀ
HomeCronacaOltre 50 pass invalidi falsificati, nei guai 47enne della '167' di Arzano

Oltre 50 pass invalidi falsificati, nei guai 47enne della ‘167’ di Arzano

PUBBLICITÀ

Controlli a tappeto e ad ampio raggio su tutto il territorio da parte della polizia locale di Arzano e nel monitoraggio rientrano i contrassegni invalidi. Giorni fa gli agenti avevano individuato un veicolo con esposto il contrassegno ma che aveva alimentato dei sospetti circa il reale utilizzatore del pass.

Un uomo, M.M. di anni 47, è stato così seguito lasciando l’auto parcheggiata alla via Pecchia recandosi dal barbiere. Gli agenti si sono avvicinati al veicolo ed hanno notato che esponeva il medesimo tagliando sia nella parte posteriore sia in quella anteriore dell’auto. Gli agenti hanno notato che il tagliando era una riproduzione dell’originale, con stessa foto e numero, per questo hanno avvicinato il conducente. Lo stesso, però, ha iniziato ad inveire contro di loro, offendendoli pesantemente.

PUBBLICITÀ

Condotto in caserma, hanno scoperto che i contrassegni invalidi erano solo la riproduzione di uno originale rilasciato ad un familiare, assente a bordo auto al controllo. Nel corso delle verbalizzazioni è stato scoperto che l’uomo era condannato a un anno e sei mesi, con pena sospesa, per reati connessi a sostanze stupefacenti legati al gruppo della “167”.

Il sequestro è stato convalidato dalla Procura di Napoli Nord e le accuse vanno dall’ “uso di atto falso“, con pena detentiva fino a due anni, all’oltraggio al pubblico ufficiale.
I controlli nel tempo hanno riguardato oltre cinquanta tagliandi ritirati e non subiranno sosta.

 

POTREBBE INTERESSARTI – Racket da 2mila euro al titolare del bar Bellagio ad Arzano, condanne per il gruppo della 167

A Arzano, quattro esponenti del clan della 167 sono stati condannati per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso al bar Bellagio. La sentenza è stata emessa con la formula del rito abbreviato, riducendo la pena a 4 anni e 5 mesi di reclusione per Davide Pescatore, Giuseppe Bussola, Salvatore Lupoli e Antonio Alterio.

CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ